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Aggiornato: 6 giugno 2025


L'accrescimento, che vanno facendo a poco a poco i popoli al valore delle monete contro ogni divieto de' loro principi, è un'infermitá politica de' Stati, che dal Bodino è chiamata, nel suo libro Della repubblica, «morbus nummaricus». Io non saprei a quale fra le malattie del corpo meglio rassomigliarla, che a quei mali cutanei, che, con perpetuo incomodo della persona, non solo ci deformano la pelle e ci tengono in continua agitazione, ma, penetrando qualche volta piú addentro, c'infettano fin nelle viscere il sangue, con pericolo della vita, rendendoci frattanto tardi ed impediti all'altre funzioni.

Compita l'opera, Marzio riprese a dire: Fanciulla mia, eccovi i doni che vi manda colui, che chiamate vostro padre pane ed acqua; io, contro il suo espresso divieto, vi ho aggiunto altri cibi; ma io davvero non so confortarvi a prolungare una vita, che supera ogni più crudele supplizio; e quello che maggiormente mi trapassa il cuore è, che da ora in poi io non potrò giovarvi più in nulla, perchè e qui la voce gli diventava fioca oggi ho deliberato lasciare casa vostra.

Ora i modi con cui Giuliano disturbava la gente tranquilla ed esercitava la sua persecuzione sarebbero stati, secondo Socrate, il famoso divieto ai Cristiani di insegnare lettere greche

La` su` non eran mossi i pie` nostri anco, quand'io conobbi quella ripa intorno che dritto di salita aveva manco, esser di marmo candido e addorno d'intagli si`, che non pur Policleto, ma la natura li` avrebbe scorno. L'angel che venne in terra col decreto de la molt'anni lagrimata pace, ch'aperse il ciel del suo lungo divieto,

Alle prime avvisaglie, il Sovrano rimase allarmato e, non sapendo fare di meglio, proibì le parrucche femminili. Il divieto ritardò, non impedì la graduale introduzione del costume, deformatore delle muliebri fattezze.

Lo spinge a dietro, e gli ne fa divieto, e par ch'arda negli occhi e ne la faccia; e con voce terribile e incomposta gli grida: Traditor, da me ti scosta! 71 Tu dunque avrai da me solazzo e gioia, io lagrime da te, martìri e guai? Io vo' per le mie man ch'ora tu muoia: questo è stato venen, se tu nol sai.

Divieto all'entrata de' carlini d'argento stranieri, perchè non si ravvilissero que' del governo, ai quali s'era fissato il valore di grana 12 per ciascuno. Diploma dato di Napoli il 1 giugno duodecima Ind. . Son lettere circolari per tutte le province, per le quali si destinano commissari regî sopra la esazione delle decime dei beni ecclesiastici.

V’è tra pensiero ed atto un divïeto supremo. Dimmi, o ignoto

Il partito ultramontano cercò subito d'impadronirsi del potere. Nei primi anni della Restaurazione la festa domenicale fu ben presto resa di rigore, e si ordinò agl'impiegati di assistere alle cerimonie della Chiesa. Seguì il divieto di profanazione dei luoghi di culto sotto pena di morte e il ristabilimento della manomorta.

Vero e` che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch'al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore, per ognun tempo ch'elli e` stato, trenta, in sua presunzion, se tal decreto piu` corto per buon prieghi non diventa. Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m'hai visto, e anco esto divieto; che' qui per quei di la` molto s'avanza>>.

Parola Del Giorno

quell'autorevole

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