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Aggiornato: 22 maggio 2025


"Come che fosse poca pena covar le uova," disse il Colombo, "mi abbisogna vegliare a causa dei serpenti, e giorno e notte! Son tre settimane che non ho chiuso un occhio!" "Mi dispiace di vederti così angosciato!" disse Alice, la quale cominciava a capire il Colombo.

Ecco! esclamò Fiordispina. La Ninfa non è cortese come Don Pietro, che ripetè ad alta voce ciò che io gli avevo bisbigliato all'orecchio. La Ninfa è di pietra; rispose Gino. Se fosse viva, e se potesse parlare, ripeterebbe che io vi amo. Ecco una cosa che non è mai stata detta qui. Vi dispiace, signorina? soggiunse egli, vedendo che la fanciulla si era turbata.

PARDO. Mi dispiace l'onor che ti ho fatto; ma tu non pratticherai piú meco. GULONE. Ed a che mi può servir la tua vecchiezza? a darmi consiglio? Io non ho bisogno di consiglio, fo mai cosa con consiglio. PARDO. Se non vai via, chiamerò alcun di casa, che ti spezzi l'ossa. GULONE. Chiama Mazzafrusto o Sgraffagnino che mi prendano. PARDO. Vo' entrarmene in casa, per tormi questa bestia dinanzi.

VIGNAROLO. Un truffatore mi ha tolto una borsa con dieci ducati. ARPIONE. Mi dispiace non poter aiutarvi per mia disgrazia! VIGNAROLO. Anzi per mia, per me solo! ARPIONE. Come stava fatto? VIGNAROLO. Con una ciera di ladro proprio come la tua; ma teneva un empiastro agli occhi come quelli che si pongono su le pannocchie. Che il cancaro si mangi tal razza di uomini! ARPIONE. A voi mi raccomando.

«Me ne dispiace per le vostre famiglie, che non ne hanno colpa, per i vostri figli innocenti. Ma voi, donne, perchè non pregate i vostri mariti che ritornino a migliori consigli? Perchè non li supplicate che questo fatto crudele non avvenga? Pensate che cosa sar

Il Capocomico e gli Attori scoppieranno a ridere, come per una burla. Mi dispiace che ridano così, perché portiamo in noi, ripeto, un dramma doloroso, come lor signori possono argomentare da questa donna velata di nero.

Alvise si tolse il cappello e con molta pacatezza, avvicinandosi un poco: Io, signora.... rispose. E dopo un momento con un lievissimo sorriso: Tanto ve ne dispiace! esclamò. Non questo.... Loreta rispose forzandosi a parer disinvolta, non questo. Però Ella è comparso così improvvisamente.... qui.... La mia meta era oggi, signora, la casa Sant'Angelo. Ho voluto prender la via dei campi.

Non è che a me importi del conte O'Stiary o di chiunque altri di questa terra; ma gli è soltanto che mi dispiace di trovar in te un uomo che dice di amarmi e che non ha saputo mantener il segreto. Enrico ti ha forse detto di aver saputo di madama Tricon? No, ma se lo sa non puoi essere stato che tu a dirglielo.

Pareva il patriarca Noè, quando mise il capo fuori dal finestrino dell'Arca, per vedere se il corvo fosse ancora tornato. Ma il corvo non c'era. Ah, me ne dispiace, creda, me ne dispiace. E a me più di Lei. Sono una ragazza, e non ho la borsa troppo gaia. La mamma, del resto, non mi lascerebbe fare la bella follia che ha fatta Lei l'altra sera. Ah, come l'avrei dato volentieri io, quello scudo!

Meglio gli era, e meno fadiga, a fare l'obbedienzia per amore che senza amore. Oh! come è ingannato! E neuno è che lo inganni, se non egli medesimo. Volendo piacersi, egli si dispiace, dispiacendoli le sue operazioni stesse, che fará per l'obbedienzia che gli è posta.

Parola Del Giorno

imbrattato

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