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PILASTRINO. , vidi poi a l'uscire, che fu in sul buio; ma non so giá dirti quel che v'avesse fatto. GIRIFALCO. Aimè tapino! Perché voglio piú viver? Prego il cielo che faccia in modo ch'io mi rompa il collo prima ch'abbi a morir di questa morte. Cara la vita mia, non ti ricordi giá piú di me. Tu mi fai pur gran torto, ché sai che 'l primo non ti cercava.

Avrei due cose da dirti in proposito, mi rispose, ma non posso dirtene che una sola. Bene, intanto sentiamo questa. Tu sei l'autore della tragedia. È vero. Chi te l'ha detto? L'ho sentito dentro di me. Oramai ti conosco, e quando si conosce l'albero, si conoscono le frutta. Questa è un'idea... orticola.

Tu non puoi più dirne male. Te la sei alleata. Mi disprezzi tanto! NENNELE non risponde. E non sai ancora. Se tu sapessi.... Devo dirti ogni cosa? Vuoi? Come ai tempi d'una volta? Dimmi, .... Dimmi tutto. È una forza dir tutto. Quanto più ti costa tanto più devi parlare. Chiss

Peppe, che hai? chiese Lucia con subito grido. Nulla. Tu non mangi più. Ma ; vedi pure che mangio. Non ho nulla. La visita di Gaetano ti ha turbato, disse Teresa. Che cosa è venuto a dirti? domandò Lucia. Niente! È venuto ad annunziarmi... così... che c'è un lavoro nuovo da intraprendere. Perchè dunque ti ha chiamato da parte? perchè ti ha parlato con tanto mistero? Non so davvero!

Mi pare di vederti, ritto e duro come un piuolo, poco lontano dal palchetto, senza voler mai piegare d'un punto a destra o a manca, in quella che tutti, intorno a te, davano le spalle alla scena, e gli amici non rifinivano dal dirti: ma guarda Aloise, che viso stupendo! guarda che occhi splendidi, e che spalle meravigliose!

Bruno crollò il capo ridendo e parlò d'altro. Ma gli parve molto strano che in quei giorni anche Clara Dolores gli tenesse parola del libro. Ella sapeva da tempo che il figlio aveva un'inclinazione spiccata per la letteratura e andava preparando la sua prima opera; e gliene chiese notizie. Nulla di buono, nulla di pronto, cara mamma! rispose. Io volevo dirti.... seguitò sua madre.

Paura di me? Non sdegnarti, se non so esprimermi bene. Son tante settimane che avrei voluto dirti quel che finalmente ti ho detto oggi. Tua madre mi consigliava: Lascialo stare! Se sapesse il male che ti fa, diverrebbe più intrattabile, non per cattiveria. è buono, immensamente buono ma per vedersi ridotto suo malgrado a far del male a qualcuno. Ed io invece ho pensato: E perchè devo permettere che egli inconsapevolmente mi faccia del male? Mi sar

Ma il giovanetto, lusingato dalle lodi, ricusò la moneta, e rispose: Marzio, io per danaro non canto; la voce mi fu data senza pagarla, ed io la dono, non la vendo: così mi sembra il canto più bello. Io ti servo per amore, e basta. Il nostro amico della Ferrata mi manda a dirti, che il Barone è giunto... È giunto?

D. TIRSE, non vo' lasciare ancor di dirti che se di lei scorgessi il divo aspetto, e le dolci maniere e i bei sembianti: s'udissi il suon de l'alte sue parole, e le sentenze de' profondi detti, protesti dir, non quel che di Medusa si favoleggia che sua fiera vista altrui mutava in insensibil pietra; ma c'ha virtute a l'insensibil pietre d'ispirar sentimento e intelletto.

Tutto passa, e tu, corpo, imputridisci; dopo la giovinezza, nessun piacere; dopo la morte, nessuna vita! O Lidia, in queste pagine su cui è scritto il tuo nome di vergine, oso io lasciare queste righe? , per dirti che all'anima Tua sacrifico la mia bollente gioventù. Ti amo, purissimamente Ti amo e purissimamente Ti voglio mia!