Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 4 giugno 2025


La folla era allegra, chiassona, rumorosa. I mercatini vi si trovavano in gran numero, e si riconoscevano più che altro al delicato profumo che tramandavano, ai dialoghi pittoreschi, alle energiche esclamazioni, ai soprannomi sonori, e non tutti puliti, con cui si chiamavano fra loro.

Quattordici i numeri del periodico, quattordici i dialoghi, occupanti sempre o quasi sempre tutte le otto paginette, all’ultima delle quali era fatta la grazia d’una breve notizia di agricoltura, un appunto, o un consiglio di medicina.

La conversazione si spezzò in dialoghi, come per solito avviene, quando una brigata si muove e ognuno si dispone a riprendere il carico, dolce o molesto, delle proprie faccende. In quel punto, Gino Malatesti si ritrovò molto naturalmente daccanto a Fiordispina. Che bella storia ci ha raccontata Don Pietro! diss'egli. Non pare anche a Lei, signorina?

Ti è proprio dispiaciuto tanto, che Attilio Venturi sia morto? Oh, tanto! Egli doveva morire pronunziò Paolo Spada, col tono dogmatico dello scrittore. Oh! mormorò ella, senz'altro, sentendo il peso della sua ignoranza più forte, sulle spalle. Altri dialoghi simili, consecutivamente, accaddero.

Se non che, gli apparenti quattordici dialoghi si riducevano a un solo, interrotto alla fine d’un numero e ripreso in principio d’un altro: dialogo lunghissimo, che solo gl’intervalli di una settimana potevano far digerire.

Nel Teatro l'eccitazione aumentava di istante in istante. La folla invadeva i corridoi. Tutti nei palchi restavano in piedi. Si scambiavano dialoghi ad alta voce da una parte all'altra del Teatro. Udito il colpo, poi le prime grida, la parola si ghiacciò sulle labbra di Antonietta; quindi essa cadde svenuta. Il contralto, impaurito, fuggì subito fra le quinte.

Ma il malanno più grande si manifestò nei dialoghi, ai quali la povera ragazza ebbe l’imprudenza di prender parte. Essa diceva con ingenuit

I nostri dialoghi sulle cose più comuni mi giovarono ad apparecchiare il terreno, e furono come una prefazione in prosa davanti un nuovo volume di poesia. Parlando degli incomodi della stagione, l'Agata mi domandò: Come passate le sere di queste lunghe notti d'inverno? Nel tedio della solitudine, io risposi, solo col mio cane!... E perchè non venite da noi a farci un po' di lettura?

A poco a poco vennero le confidenze, i racconti, le storie. Quante domande, quanto desiderio di espansione dopo lunga separazione, così grandi avvenimenti, così atroci dolori! Quante carezze, quanti dialoghi, che gli stranieri avevano troncati, e che la patria vendicata rendeva sacri e soavi nella intimit

Parola Del Giorno

branchetti

Altri Alla Ricerca