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Aggiornato: 4 giugno 2025


LECCARDO. Anzi la fortuna s'è incontrata con te senza saper chi fussi, e tu senza conoscerla ti sei incontrato con lei. DON FLAMINIO. Che m'apporti? LECCARDO. Le vesti, le gioie e l'istessa Carizia: piú di quel che m'hai chiesto e sapresti desiderare. DON FLAMINIO. Perché dicivi di no?

Dicono che il Manzoni ed il Mazzini, ritrovandosi insieme un giorno dell'anno 1860, si rallegrassero insieme d'essere stati, per lungo tempo, i soli veri unitarii d'Italia. Nel vero, entrambi misero una specie di ostinazione nel desiderare e nel predicare in tutti i modi ed in ogni occasione l'unit

E cosí chi non cognosce il bene e la cagione del bene, cioè la virtú, non può amare desiderare me, che so' esso Bene, e la virtú che Io v'ho data come strumento e mezzo a darvi la grazia mia, me, vero Bene. che vedi di quanto bisogno v'è questo lume, ché in altro none stanno le colpe vostre se none in amare quel che Io odio o in odiare quel che Io amo.

Unde io non voglio, ineffabile fuoco e dileczione di caritá, Padre etterno, che 'l desiderio mio si stanchi mai di desiderare il tuo onore e la salute de l'anime, e gli occhi miei non si ristiano; ma dimandoti per grazia che sieno facti due fiumi d'acqua, che esca di te, mare pacifico.

Male, povera Maria? del bene mi ha fatto, e tanto bene.... Ed io non posso desiderare che la sua felicit

La Venere di Milo giunse a Costantinopoli il 24 di ottobre. Vederla e desiderare di trovare le braccia mancanti, fu un punto solo pel marchese di Rivière. Ma le ricerche riuscirono infruttuose, quantunque andasse egli in persona. Certe estremit

Quando il raccolto è buono e la gente ha lavoro, che desiderare di più, se non qualche ora di svago intelligente, nel culto delle arti belle? Ha ragione; disse Gino. E tutto sia per il meglio, nel migliore dei mondi possibili. Così dicendo, si alzò per davvero, volendo farla finita. Il nostro giovinotto non ne poteva più; aveva un diavolo per occhio.

Mia madre amava molto la giovine nuora. Giuliana era veramente per lei la sposa ideale, la compagna sognata pel suo figliuolo. Ella non riconosceva al mondo una donna più bella, più dolce, più nobile di Giuliana. Ella non concepiva che io potessi desiderare altre donne, abbandonarmi in altre braccia, dormire su altri cuori. Essendo stata amata per venti anni da un uomo, sempre con la stessa devozione, con la stessa fede, sino alla morte, ella ignorava la stanchezza, il disgusto, il tradimento, tutte le miserie e tutte le ignominie che si covano nel talamo. Ella ignorava lo strazio che io avevo fatto e facevo di quella cara anima immeritevole. Ingannata dalla dissimulazione generosa di Giuliana, credeva ancora nella nostra felicit

Vuoi piaceri? vuoi spassi? vuoi pompe? qui non hai che a desiderare. Vuoi conoscenze di letterati? vedi quanti poeti provenzali; vedi quel che tutti li vale, il gran Petrarca. Vuoi discussioni fine e puntigliose di teologia e di erudizione sterminata? ti farò conoscere il monaco calabrese Barlaamo, quel che insegnò il greco al Boccaccio.

Poi aggiunse: Non creda che io voglia giuocar d'astuzia e farle desiderare una parola. Sarebbe indegno. Oggi non posso dirle, con onest

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