Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 20 luglio 2025


«Fuggono le potenze dell'Inferno al segno della croce; non cesser

La seconda sorgente di ricchezze i preti la derivavano al capezzale degl'infermi ove padroni dei loro ultimi istanti, colle paure dell'Inferno e del Purgatorio da loro suscitate, carpivano legati e bene spesso l'intere eredit

Pulce, cimice, mosca, campana, organetto, pedagogo, pettegolo, importuno perpetuo; il marito brontolone è più che un malefizio, è una sventura: più che una sventura è una disperazione.... Egli è il fumo vivente, è il fumo eterno, che ci promette il fuoco dell'inferno domestico.

Dopo una di queste scene solitarie, di questi duelli misteriosi fra un libro e una fanciulla, essa si adirava con stessa, giurava di non rilegger più il Canto V dell'Inferno e per una settimana al più, manteneva il giuramento... con grande stento però, con immenso sagrifizio.

Pure, non debbo tacervi che, mentre ebbi la costanza d'imparare a memoria tutta la cantica dell'Inferno e di rileggere quattro volte il Purgatorio, non mi tengo ben certo di aver toccato la fine del Paradiso.

Le descrizioni dell'Inferno di Dante non fanno più spaventosa impressione di questi lunghi corridoi oscuri sparsi di ossa, di nicchie vuote, di sarcofaghi, di rozze imagini bizantine e d'iscrizioni oscure e sinistre; anche qui Dante avrebbe avuto bisogno di una guida come Virgilio.

Tutto muta!... E il chiostro or sembra, Per le grida e il chiasso eterno, Una bolgia dell'inferno! Quanti sogni!... Quanti fascini! Quanti inani desideri! Quante vacüe dovizie Di ipotetici forzieri! Quante inutili ambizioni Irte a mille umiliazioni! Quanto spreco di esistenze Per ridicole parvenze! Quanto fremer di battaglie Idëali in queste mura! Che splendor di luci incognite!

In qual anima nata sotto le piú maligne stelle del cielo, in qual spirito uscito dalle piú cupe parti dell'inferno, vestito d'umana carne, ha potuto capire sceleraggine come questa? DON FLAMINIO. Eccomi, buttato in terra, abbraccio le tue ginocchia, ti porgo il pugnale: la crudeltá che ho usata contra voi, usate voi contro me.

Non fu riflessione, fu come una trista ispirazione dell'inferno. Si mise alla scrivania, e rispose a Marone, quella sera non poter egli rendersi alle brame di lui, ma il domani senza fallo sarebbe ito col denaro. Piegò la carta, vi pose il suggello e la diede alla fante la riportasse al padrone. La sua mano tremava un pochino.

Il vivere (rispondeva Ramengo) dell'inferno e di ogni paese in servitù. Luchino ogni giorno più imbaldisce, perchè vede che le alre citt

Parola Del Giorno

incumbenza

Altri Alla Ricerca