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Aggiornato: 24 giugno 2025
La signora Federica parlava sempre dell'avvenire come s'esso avesse potuto esser uguale al passato, come se non ci fosse per lei la necessit
Io non ho mai badato agli affari.... a' miei interessi. Mi credevo sempre abbastanza ricco per non dovermi preoccupare dell'avvenire. È stato un errore, una colpa. Ti domando perdono perdonami.... adesso la sconto amaramente. Ma se avessi potuto soltanto immaginare.... questo che oggi mi succede.... sul mio onore.... ti giuro.... ti avrei detto tutto, prima....
Ernesta rispondeva ai baci, alle parole no; pensava; un mondo di fantasie meste o gioconde le si schiudeva dinanzi; e se staccava l'occhio da quegli incerti fantasmi dell'avvenire, l'aspettavano altri fantasmi, gi
Egli era un bel capitano, felice del proprio grado, ricco, con una moglie florida, un bambino incantevole, senza un dubbio dell'avvenire e un rimpianto del passato. Suo padre, la sola persona che avrebbe potuto intorbidargli l'esistenza, era morto senza riuscire nemmeno a divorare tutto il proprio patrimonio.
V. M. non dice come Luigi XV: «Basta che ciò duri quanto noi!» Ora, non è questione del presente, ma dell'avvenire. L'avvenire riguarda Dio, marchese.... ed il nostro esercito. Ahimè! sire, sclamò il marchese, io dirò a V. M. come il cavaliere Folard: «Le potenze d'Europa hanno dei ben cattivi occhialini per non vedere l'uragano che le minaccia!»
E alla sentenza, che sembrava macabramente scritta con le ossa d'uno scheletro sulla via sperduta dell'avvenire, tosto succedeva la reazione generosa, esagerata; e per punirsene, Emilia avrebbe dato intera l'esistenza propria, e contratto volonterosamente i germi della malattia atroce.
Ah sciocca, sciocca, che avrebbe potuto posar la fronte su quel petto leale e trovare un asilo sicuro fra quelle braccia di soldato e di gentiluomo! Non più ora, non più... Quand'anche egli le avesse perdonato il suo fallo, ella non sarebbe stata mai la contessa Vergalli... Un momento d'oblio aveva distrutto tutta l'opera laboriosa del suo passato, aveva distrutto ogni speranza dell'avvenire.
Giovani entrambi, quantunque d'indole, di corpo e di voglie affatto diverse, una invincibile tristezza ci univa finchè gli durò la vita, la quale fu breve e senza gioie: egli rassegnato, io ribellante; egli mansueto, almeno in sembianza, io iroso; egli sazio del presente, disperato del futuro, io dell'avvenire fidentissimo, e cupido d'impadronirmi del tempo; egli argomentatore per via di formule, io pieno di fantasimi; egli pauroso di darsi in balía delle immaginazioni, io non che inchinevole, lieto di lasciarmi trasportare dal torrente della fantasia; egli biondo e di sguardo azzurro e tranquillo, io nero e bieco: e nonostante, la tristezza comune ci tenne uniti.
Non cercate d'illuminare le sordide tenebre del presente con gl'irradiamenti dell'avvenire. Aggiornereste voi dunque la ricompensa del vostro servigio?
Me ne rimorde un po' ancora il cuore: ella aveva messo a letto i suoi piccini e si preparava in abito molto notturno a seguirli, dolce, placida, indifesa e per nulla presaga dell'avvenire di quella strana notte. Quando mi vide scavalcare la finestra a piano terreno mandò un grido... Di paura o di piacere? Chi se ne ricorda più? Ricordo che rimase immobile, paralizzata.
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