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Aggiornato: 28 maggio 2025
Qualcuno ha detto: Davanti a una bell'opera d'arte io ammiro come un bruto. Probabilmente questo è il miglior modo di ammirare. Sentirsi compenetrare dall'intimo senso della bellezza, da non aver tempo di ragionare o di sofisticare, è anche la più alta prova del valore di un'opera d'arte. Ma è difficile mantenere immacolata questa specie d'innocenza battesimale del senso estetico. Lo spirito umano ha bisogno di variare le sue impressioni; così alla sua ammirazione da bruto segue sempre l'ammirazione che ragiona o che pretende ragionare. C'è qualcosa del fanciullo in noi, che permane non ostante l'et
Pregare può riescire con una tempra forte, ma moderata dal cuore sensibile, dall'intimo gentile: mentre invece non conduce a nulla con chi, pure esigendo l'umiliazione negli altri, e servendosene, non comprende ciò che essa ha di meritorio e la disprezza.
Si sente, cioè, la fresca impressione d'una poesia viva, sincera, sgorgata dall'intimo cuore e dalla mente; più dal cuore che dalla mente, poichè non vi si scorge ombra di quelle preoccupazioni, stavo per dire: di quelle fissazioni, dalle quali sembrano colpiti quasi tutti coloro che oggi scrivono poesie.
Giuliana! io proruppi, non reggendo più, sentendomi sgorgare dall'intimo del cuore un flutto di parole appassionate e dolci, provando un bisogno folle d'inginocchiarmi d'avanti a lei su la ghiaia, e di abbracciarla alle ginocchia e di baciarle la veste, le mani, i polsi, furiosamente, senza fine. Ella m'accennò che tacessi, con un gesto supplichevole.
Era vano, era vano il rimpianto. "Troppo tardi." A che pensi? mi chiese Giuliana che forse fino allora, durante il mio silenzio, non d'altro aveva sofferto che della mia tristezza. Io non le nascosi il mio pensiero. Ella disse, con una voce che le usciva dall'intimo petto fioca ma più penetrante d'un grido: Ah, io avevo i cieli per te nella mia anima!
Poi, tutto a un tratto, ripresa dall'intimo orrore che quella donna le ispirava, la lasciò stare e uscì senza voltarsi. La notte era cupa e diaccia. Il mucchio di casupole pareva addormentato. Ma al di l
Distolse Rina dall'intimo immaginare la voce di Orsola, che pervenuta alla capanna, dischiudendone la porta, esclamò: "Io m'ho il tristo presentimento, e Dio voglia che si smentisca, che la venuta qua su di quegli stranieri liberati da Falco ci debba essere cagione di qualche gran danno!
Una ripugnanza, un disgusto, un ribrezzo indefinibili mi salivano dall'intimo dell'essere, a ogni risveglio. E, intanto, bisognava vivere! I giorni erano d'una lentezza crudele. Il tempo non fluiva ma stillava, pigro e pesante.
Parola Del Giorno
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