United States or Cook Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Egli assaporava con delizia la pace e la solitudine dei campi, ascoltava il ronzio degli insetti, lo stormire delle fronde, il canto degli uccelli, osservava attentamente l'aspetto vario e pittoresco dei monti e della sottostante pianura, che si perdeva da lontano nei vapori d'autunno.

La mamma prese Lello sulle ginocchia e si mise a guardare i campi a traverso i vetri della finestra. Era un tempaccio triste, noioso, buzzone: un vero tempo d'autunno. Sugli alberi non c'era rimasta che qualche foglia ingiallita, che penzolava dal ramo; i lieti canti degli uccellini erano cessati, e gi

Dopo che Flora era perduta, Cresti non vedeva che ci fosse una ragione perchè il sole splendesse nel cielo. Quella ragazza aveva riempita dell'immagine sua tutti i contorni de' suoi pensieri. Far senza di lei era come togliere la luce a un quadro. Ecco perchè le cose perdevano intorno a lui ogni colore e i desideri cadevano fracidi come le foglie del suo giardino sotto le pioggie d'autunno.

Ma all'ultimo piano della casa Ceretti, nel quartierino abitato da Lorenzo Salvani, erano gli ultimi giorni d'autunno; le foglie della speranza ingiallite cadevano dai rami, e vi soffiava per entro il vento gelato della tristezza.

Ma non v'erano più che quattro giorni di viaggio e noi avevamo una parola magica che ci consolava di tutto: Fez! Si partì per Zeguta, di buon mattino, tutti rallegrati dal pensiero che quel giorno si sarebbero viste da lontano le montagne di Fez. Spirava un fresco d'autunno, e una leggera nebbia velava la campagna.

Una certa sera d'autunno, dolorante e come stretto da un'angoscia amara avevo condotta la mia Anima, come al solito, in un caffè notturno... La mia Anima? Non aveva bevuto nulla... Eppure, barcollava come un ubbriaco! Basta poco, per ubbriacarla!... Poche ore di solitudine, e gi

Dopo pranzo la Veronica venne a raccontarci come la cosa più naturale del mondo, che i nostri vicini erano partiti per la campagna. I conti di Brisnago lasciavano Milano ogni primavera, e non ritornavano che alla fine d'autunno. Io non ne sapeva nulla.

È probabile che il nostro lettore, uscito qualche volta dalla porta Romana, in una di quelle placide mattine di primavera, o d'autunno, così particolari al cielo di Lombardia, siasi recato tutto solo a quattro miglia dalla citt

Per ora preferiva spassarsela, e d'autunno quando i padroni erano in villa accettava di buon animo gli omaggi del conte Leonardo, certa di far arrabbiare le sue carissime amiche e di suscitar la gelosia dei bellimbusti del paese. Perciò ella non aveva nessun riguardo a lasciarsi vedere con Leonardo per le strade maestre e a scambiar la domenica in chiesa occhiate e sorrisi con lui.

Era una sera d'autunno; sulle cime e sul pendio orientale dell'Apennino fioccava la neve. Nel cielo non si scuopriva una nube, perchè opaco plumbeo e grigio dal riverbero delle argentate colline. Il soffio temuto della Bora¹ udivasi come un lamento della sventura tra le secolari piante della foresta.