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Aggiornato: 12 giugno 2025
Ebbene, eccolo servito, disse, scriva, scriva subito. E prese la penna d'avorio, l'intinse nell'inchiostro, e gliela diede in mano. Poi prendendo il foglio di carta bianca che doveva essere la prima pagina del Libro, dettò: «Caro Inglese. Sposo Aldo Della Rocca, che mi adora». Nancy, tanto china sul foglio che i morbidi capelli sfioravano la carta, scrisse: «Caro Inglese.
In quella stessa cappella si conserva una piccola vergine d'avorio, che il santo Re portava seco in guerra, e altre reliquie di gran valore.
Eravamo di dentro, con un lettuccio tutto morbido di coltroncini, colle cucchiaiate fumanti di pappa, con un cosetto d'avorio pacciucchiato, e, Dio mio! con un libro gualcito al capitolo più serio e più sociale.... E i villeggianti pieni di galanterie? E i contadini che hanno fame? E gli orfanelli dell'Ospedale? E i morti?
Una gran roccia nerastra e angolosa erge la sua figura di scheletro elegante... La sua cima è d'avorio, rotonda, simile a un cranio enorme, e la luna d'acciaio tagliente scintilla ai suoi piedi neri quale una falciuola insanguinata! È la Morte dalla falce leggendaria!
L'Illustrissimo continuava a tacere; il prete credè allora di poter rompere il silenzio pel primo. Non so veramente, s'io abbia l'onore d'essere riconosciuto da lei, signore. La conosco, signor abate... di nome almeno: freddo freddo rispose il patrizio, pigliando da una scatolina d'avorio e ponendosi in bocca non so che pastiglie gommose.
Egli si era di nuovo accostato a Lina e le aveva schioccato un bacio su una delle sue spalle d'avorio. Ora basta davvero! disse la ragazza, tirandolo dolcemente per un orecchio. Lucertolo lasciava fare, tutto lieto di quella curiosa carezza. Ora basta! è tempo che baciate... il chiavistello.
I bauli di Nancy erano fatti, la penna d'avorio e il Libro riposti. E sulla grande tavola stava, vano e malinconico, l'immenso calamaio. Nancy era appoggiata alla finestra guardando le stelle; Clarissa si mise accanto a lei, e immerse anch'ella lo sguardo frivolo in quelle profondit
Col suo cerimonioso saluto meridionale Aldo le baciò la mano. Schiavo suo, signora. ... Nancy andò nella sua camera la grande camera vuota con la vista celeste del lago e vi rimase tutto il pomeriggio. Riordinò i suoi appunti, spiegò davanti a sè i larghi fogli di carta bianca, e intinse nel grande calamaio la penna d'avorio. Poi guardò dalla finestra.
Fu una di queste fiacchezze la fatale occasione della vertigine che mi colse il dì della nuova luna, mentre stavo calcolando sulla tavola d'avorio, in presenza tua e d'altri miei colleghi e discepoli e del venerabile Kung-sie, l'altezza dell'obelisco di Wei. Ti rammenti che in quel calcolo vi fu un punto in cui io volli generalizzare le mie dimostrazioni a tutte le forme trapezoidali?
Aldo! quando mi veggo davanti la carta lucida e bianca, piena di abbaglianti promesse, sento d'un tratto in me l'urto dell'ispirazione, e la chiamata! Allora dalla vecchia penna d'avorio balza e scaturisce la parola, facile, rapida, piana.. E mi pare di essere una fonte d'acqua montanina che lancia in fulgido zampillìo la sua vita al sole. Aldo prese ed attirò a sè il dolce viso acceso.
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