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Aggiornato: 22 giugno 2025
No; gli rispose il giovane, che metteva in pratica tutta la sua diplomazia; sono un cronista dilettante, ma coscienzioso; ho promesso di udire la vostra raccomandata e ci sto fino all'ultimo. Siete più forte di me; disse il direttore dell'Euterpe, che non mancava di spirito. Quasi quasi, se non avessi intascato io l'abbonamento, crederei che aspettate d'intascarlo voi.
I Sovrani andavano al Teatro della Pergola, sfarzosamente illuminato. «L'entusiasmo dice il mio più volte citato cronista che aveva spinto il popolo ad applaudire i Sovrani, tutte le volte che in questi giorni si erano mostrati in pubblico, qui viemaggiormente eruppe in acclamazioni le più energiche e le più prolungate, cui le LL. AA. esternarono con reiterati segni il loro reale aggradimento.»
Le scenate universitarie innanzi descritte danno una lontana idea dei non infrequenti disordini di certe scuole o di certe classi. Di questo nessun cronista fa cenno, perchè sono appunto le cose ordinarie quelle che sfuggono a chi rileva le straordinarie. Ma gli archivî del Governo ne serbano documento e, che è notevole, anche fuori la Capitale.
Fabio era mezzo sbalordito da quel pensiero e tutti se ne accorsero quella sera alla Stampa. Il Suardi specialmente, che tanto volentieri non gli dava requie, lo burlava, assicurandolo che non aveva mai scritto con più spropositi. Il principe, giungendo, udì i motteggi cui era fatto segno Fabio, e squadrandolo gli disse in tono sarcastico: Caro Rosati, lei fa troppi mestieri a questo mondo; si contenti di fare il cronista della Stampa, e avr
Il city editor (cronista) del New-York Herald convocò la squadra dei suoi reporters e disse che bisognava ad ogni costo penetrare nel manicomio e sorprenderne i misteri. I bravi giovani, che gi
Un cronista d’oggi farebbe sapere che questi bravi signori, volta per volta facevano servire di lauti rinfreschi gl’illustri intervenuti; noi, che non siamo cronisti e non iscriviamo per giornali, non ne diremo nulla. Peraltro è risaputo che a quei tempi non si riceveva mai dai nobili senza splendidi trattamenti eseguiti da servitori in livree fiammeggianti; non supporlo poi nelle sale di quei fiori di ospitalit
Rinaldo ha fatto il debito suo: perchè noi mancammo al nostro; mai si concede errare indarno a cui porta corona; noi ne paghiamo amarissima pena, ma pure dovuta. Dovevamo noi?... un Manfredi?... No, nol dovevamo; ma Dio a cui vuol male toglie il senno.» ¹ ¹ Espressione sovente adoperata dal Cronista Villani nel racconto di queste avventure, Libro 7.
Mortara. La Religione Israelitica, pag. 160. Nel libro dei re vediamo l’adozione pratica di questa equa disposizione. Il cronista sacro dopo avere raccontato come il re Amassi
La fortuna del Secolo data dalla guerra franco-germanica. Il Moneta simpatizzava per la Francia antimperiale e la tiratura salì vertiginosamente dalle otto alle venticinque mila. Era un trionfo giornalistico che bisognava conservare migliorando il servizio. E Moneta assunse, come cronista a ottanta lire il mese, l'avvocato Carlo Romussi. Il suo primo articolo fece scalpore.
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