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Aggiornato: 24 giugno 2025
Poco importa sapere quale fosse la indole di Eugenio IV: molto si riduceva a conversare con Cosimo, che la storia bugiarda chiama padre della Patria; tuttavia sopra molti altri Papi vissuti prima e dopo di lui andò famoso per ispergiuro, e fedifrago: ignudo di aiuto, non sapendo come schermirsi da Francesco Sforza, e da Fortebraccio, si amica Francesco, e a patto che lo difenda gli d
Il rescritto tutto di mano di Cosimo I suona così: «veggasi, e provveggasi, ci si spendano attorno fino a trecento scudi, e non vi si facciano mangerie.»
In quel circolo, nel quale capitavano uomini di guerra, concepì la forma del suo libro che è un lungo dialogo immaginato tra Cosimo Rucellai, Zanobi Buondelmonte, Battista della Palla e Luigi Alamanni nel 1516, quando il Colonna ritornò a Firenze dalla guerra finita di Lombardia.
Anche le torri ed i bastioni dei tre forti, Stella, Falcone e Castell'Inglese, non hanno un aspetto severo. Ai loro piedi si trova il porto circolare, circondato da belle banchine, opera di Cosimo de' Medici. Per la tromba, la bella porta del centro, si accede nella citt
Lasciate stare il papa ed i cardinali, interruppe ridendo pure il barone, e voi, caro mio, che bazzicate alla corte di Firenze, pensate che anche Cosimo di Toscana mandò ambasciatori speciali a felicitare il re e la regina di Francia, ed a rallegrarsene.... Ma lasciamo sì lugubre argomento, tanto più che Carlo IX è morto, ed a quanto pare tutti preparano grandi feste anche in Italia pel passaggio di Enrico, il nuovo sovrano di Francia, che per sì poco tempo regnò in Polonia.
Nei libri seguenti che costituiscono l'ultima parte delle Storie, il disordine della composizione e il cortigiano riserbo in faccia all'opera dei Medici degenerano in menzogna. Dopo aver accennato col solito disprezzo alle due scuole braccesca e sforzesca, che allora dividevano le guerre italiane sotto gli ordini dei due più grandi capitani del secolo, Francesco Sforza e Niccolò Piccinino, ed avere assai malamente raccontate le loro imprese nello Stato della chiesa, viene al ritorno trionfale di Cosimo e vi si imbroglia descrivendone le circostanze. Il suo odio democratico trapela dalla sua prudenza di letterato cortigiano, mentre la passione dell'analisi politica gli viene soffocata dalla paura di uomo povero alla mercede dell'ultimo papa dei Medici. Poi divaga in altre guerre italiane. Valendosi dei Commentari di Neri Capponi, descrive il gran torneo militare fra Niccolò Piccinino al soldo del duca di Milano e Francesco Sforza generale della Lega, e neppure qui l'odio ai capitani di ventura abbandona il romanziere di Castruccio Castracani, che non s'accorge d'avere davanti due soldati, ai quali solo i migliori dell'antichit
Cosimo aveva il piú bello e gran palazzo di Firenze, forse d'Italia o della cristianitá; vi raunava i filosofi, i dotti, i letterati italiani, e gli orientali, quando vennero, cadendo e caduta Costantinopoli. E di qua e di lá raunava codici, anticaglie, scolture, pitture, e pittori e scultori, a cui molto piú che ai letterati giova, anzi è indispensabile la protezione.
Aggirandoci per tutta la contrada, noi possiamo anche oggi riconoscere il fondaco d’Agnuni, quello dell’Oglio o fondaco grande o del Sù Rosario, il fondaco piccolo dell’Oglio e, per non dire d’altro, quello della Calata dello Spedale grande all’Albergaria e di S. Cosimo a Siralcadi. Quali le difficolt
Viaggiammo insieme a Montepulciano dov'era allora relegato Guerrazzi, colpevole d'aver recitato alcune solenni pagine in lode d'un prode soldato italiano, Cosimo Delfante, tanto quei miseri Governi d'allora s'adombravano d'ogni ricordo che potesse guidarci a sentire men bassamente di noi. Avrebbero, se fosse stato in loro potere, abolito la Storia. Vidi Guerrazzi.
Furono accolti principalmente da Cosimo de' Medici e da Niccolò V, il quale morí poi due anni appresso, e, dicono, di dolore . Successegli Calisto III, uno spagnuolo, un primo Borgia, ottimo papa, che occupò il breve pontificato in confortar invano la cristianitá contro a' suoi nemici naturali. Volsesi poi tutto anch'egli a riunire e confortar contro a' turchi la cristianitá.
Parola Del Giorno
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