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Aggiornato: 19 giugno 2025
Robusti e previdenti, hanno la corteccia più fitta, e le loro ghiande portano il cappuccio lanoso. Il conte Gino aveva fatto appena un cento metri di strada, quando attraverso i radi tronchi dei cerri vide discendere dall'erta uomini e cavalli. To'! diss'egli. Una cavalcata. Com'è pittoresca! È il signor Aminta che ci viene incontro; rispose il mugnaio.
Leviamo allora la corteccia, e leggiamola; risposi. O piuttosto, poichè siamo gi
Poi che, per la grazia di Dio, è quello, che secondo il senso litterale si può, dimostrato, è da tornarsi al principio di questo canto, e quello che sotto la rozza corteccia delle parole è nascoso, cioè il senso allegorico, aprire e dichiarare.
Mi avviene talora di trovare una data, un nome o un pensiero, o inciso su corteccia di albero, o scritto su parete o su margine di libro, come troverei una croce o una lapide che mi additasse una solitaria sepoltura, ma con una commozione più dolce e più confortante. La grandezza è solitaria. Si direbbe anzi che la solitudine è condizione della grandezza.
Quell'antica innocenza villereccia, un tempo celebrata da' poeti, non avea piú né seme né corteccia, il rossor, il pudor si stavan cheti; perocché certi paladini feccia, o vogliam dir filosofi discreti, che villeggiavan l'autunno e la state. avean le villanelle addottrinate.
Cosí i poeti nelle loro invenzioni, quando con fizioni di vari iddii, quando con trasformazioni d'uomini in varie forme e quando con leggiadre persuasioni ne mostrarono, sotto la corteccia di quelle, le cagioni delle cose, gli effetti delle virtú e de' vizi e che fuggir dobbiamo e che seguire, accioché pervenir possiamo, virtuosamente operando, a Dio; il quale essi, che lui non debitamente conoscieno, somma salute credeano.
Unde el dimonio teme il bastone della caritá loro, e però gicta le saecte sue da longa e non s'ardisce d'acostare. El mondo percuote nella corteccia de' corpi loro credendo offendere, ed egli è offeso, perché la saecta, che non truova dove intrare, ritorna a colui che la gitta.
Ed è di quella scorza, zia, che si fanno i tappi? Sì, ma non tutta la corteccia può servire a far tappi: alcuni pezzi, per esser troppo scabrosi e ineguali, non possono venir lavorati. Quando il sughero è stato scalzato dall'albero, dev'essere immerso per qualche minuto nell'acqua bollente, la quale lo rende pieghevole, liscio e atto alla fabbricazione dei diversi oggetti.
Massimo camminava avanti raccolto ne' suoi vaghi pensieri; Cresti, che gli veniva appresso, chinavasi spesso a raccogliere una foglia di menta, un rametto di timo, o a contemplare una piccola lumaca annicchiata in qualche corteccia: ma avvolgevasi anche lui nel filo di quei teneri pensieri che da un anno andava tessendo alla trama della sua vita.
Li quali veggendo Dino, uomo d'alto intelletto, non meno che colui che portati gliele avea, si maravigliò sí per lo bello e pulito e ornato stile del dire, sí per la profonditá del senso, il quale sotto la bella corteccia delle parole gli pareva sentire nascoso: per le quali cose agevolmente insieme col portatore di quegli, e sí ancora per lo luogo onde tratti gli avea, estimò quegli essere, come erano, opera stata di Dante.
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