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Forma e materia, congiunte e purette, usciro ad esser che non avia fallo, come d'arco tricordo tre saette. E come in vetro, in ambra o in cristallo raggio resplende si`, che dal venire a l'esser tutto non e` intervallo, cosi` 'l triforme effetto del suo sire ne l'esser suo raggio` insieme tutto sanza distinzione in essordire.

Io l'ho aspettato... Pregando il Signore... Unico figlio d'una figlia di mia sorella Mariantonia... La lasciavo parlare. Ella parlava più a se stessa che a me, con la testa un poco reclinata: le due piccole mani di cera parevano inchiodate sulle sue ginocchia congiunte.

Tutta la gran luce che due lumi diffusero poco dopo nel salotto non valse però a rassicurarla pienamente. Avevano ripreso la continuazione della lettura interrotta. Aldo leggeva ad alta voce, alzando, di tratto in tratto, gli occhi in viso a Èlvia, che coi gomiti appoggiati sul piano del tavolino e col mento sul dorso delle mani congiunte, stava ad ascoltare. Evidentemente era un po' distratta. Due o tre volte, Aldo aveva notato che ella, pur restando immobile, girava le pupille attorno, con aria di diffidente paura; e credette opportuno di sgridarla con dolce severit

Gialluca teneva congiunte le mani; parlava con voce che pareva non fosse più la sua. Poi si rimise a sedere, dicendo semplicemente a Massacese:

Non erano scorsi che pochi giorni, quando le milizie catalane, lucchesi e fiorentine, congiunte alle altre, dal lato di settentrione della citt

A traverso il cristallo quel piccolo viso livido, quelle piccole mani congiunte, e quella veste e quei crisantemi e tutte quelle cose bianche parevano indefinitamente lontani, intangibili, quasi che il coperchio diafano di quella cassa su le braccia di quel gran vecchio lasciasse intravedere come per uno spiracolo un lembo d'un mistero soprannaturale tremendo e dolce. Nessuno parlava.

Alzò le sopracciglia senza dir parola; quindi si provò di separar le mani tuttavia congiunte, ma lo supplicai, più con gli occhi che con la voce, di smettere. Tastò i polsi, ascoltò il cuore senza dare alcun segno del suo giudizio; finalmente domandò un cerino che non si trovava mai. Quando lo accostò alle labbra di Violet non osai guardare, mi copersi il viso.

Con le mani congiunte in grembo, con la testa un po' levata, guardando il gran cielo intorno, ella cantava; la fine bocca rosea si schiudeva ad arco, mostrando i denti bianchi, scintillanti, e ogni tanto i soavi occhi seguivano quasi il movimento molle della musica, aprendosi più grandi sul paesaggio.