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Aggiornato: 22 giugno 2025


Costretto a lasciare le scene, prima di darsi alla professione di conduttore sul tranvai, Martino tentò di diventare autore comico e compose una farsetta, che volle, a tutti i costi, leggere al brillante d'una compagnia primaria.

Il capitano conduttore ci fece salire una scala di legno esterna d'una casipola di contadino all'estremit

Appena sboccati nella via, l'Albani scosse la funicella che pendeva dalla sua gondola, e il conduttore, svegliandosi al suono dell'organetto acustico , calò a terra presso la porta. Petizione civile.

Dall'omnibus ferroviario, lo sciagurato Ricciarelli salì su quello dell'Hôtel d'Italie e non sapendo dominare le sue smanie chiese al conduttore: Scusate: c'è all'albergo un signore e una signora, così e così? Ah, lei è dunque il signor.... come si chiama?... vien da Genova, lei? , son io; ma quel signore e quella signora? Sono partiti questa mattina. Partiti!

Questa, allora si ferma, si ravvolge in vortice, ed il destro conduttore dopo d'averla circondata di guardie, aspetta che passi il bollore dei robusti selvaggi li lascia alquanto a pascolo tranquillo, indi spinge ancora, sulla via del macello, quelle centinaja di fortissimi bruti, di cui uno solo basterebbe a rovesciare quanti custodi li circondano, e finalmente li riconduce mansueti come mandra di pecore. Il Gesuita, vecchia conoscenza nostra, ed uno dei neri conduttori di questo infelice popolo, considerando che inutile era opporsi alla foga plebea dell'epoca, continuava, come gi

E Claudio, con voce malinconica: E non aveva che quello, di maschi? Martino Cianchetti. Pochi artisti comici hanno avuto più miseria del povero Martino Cianchetti che, dopo avere tante volte indossato un'assisa di maresciallo, un manto reale, oggi è ridotto a fare il conduttore sopra una linea di tranvai.

Vi avverto ancora che queste notizie scritte sulla mia cartaccia sono tutta roba rubata: io non ne so tanto: vi domando perdono e ve ne interrompo la lettura; perchè anche a me l'interruppe la voce del conduttore, che, avendo gridato: Serravalle! Serravalle! di tutta forza sbattè lo sportello del vagone.

Il bacio lo destò. Il sogno non era stato tutto ingannatore; ella era china su lui, sorridente, odorante, fresca dopo il lavacro mattutino. Lévati, dormiglione: siamo a Milano. Distese le braccia per stringerla a , ma ad un tratto udì picchiare. Rialzatasi rapidamente, ella sparì dietro l'uscio del gabinetto. Avanti, chi è? Il conduttore entrò annunziando: Siamo arrivati, signore. Grazie.

Ma noi approderemo a un quarto di miglio: tra gli abeti di Sant'Anna. Intanto tutti gli altri, messi in sospetto da quel primo che s'era sveglio, alcun poco iracondi, accostatisi allo stesso conduttore: Barcajuolo, gli gridarono, dove ci conduci tu?

Partirono: e quando furono soli nel coupè della diligenza, appoggiati l'un contro l'altro, sentirono un'immensa gioia che loro inondava il cuore. Attraverso ai larghi vetri che avevano dinanzi, vedevano i cavalli che trottavano vigorosamente agitando in monotona cadenza i loro sonagli, animati dall'allegro vociare del conduttore e dallo scoccare della frusta; più in l

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