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Aggiornato: 12 giugno 2025
Egli era sempre accompagnato nelle pericolose imprese d'avanguardia dal coraggioso Talarico che gli serviva da guida e da compagno. Nullo seguì subito il movimento dell'avanguardia colla centuria del centro. Egli marciava in colonna per sezioni a distanza intiera all'oggetto di fare una maggior comparsa di forze che non esistevano realmente.
Côlti all'impensata, impauriti dalla tempesta dei nostri cavalli e dal tuono imperioso della nostra intimazione, quei soldati posano le armi a terra. Ma comparsa sul ponte nell'istesso momento una testa di colonna, gli arresi ripigliano il fucile. Avevamo questi di fianco, quella di faccia. Che fare? O perire fuggendo, o perire assaltando. Eravamo sei. Ciò dico ora; allora mancava il tempo da ponderare le probabilit
Egli affrontò la mitraglia nemica, alla testa della colonna che decise della vittoria nel 1º ottobre. Rimase sul campo esangue, colla sua Lia accanto, sinchè, terminata la pugna, essa lo fece trasportare nella stanza in cui lo baciai moribondo.
Sia tre volte maledetto da voi e da quanti verranno dopo voi qualunque presumesse di segnarle confini diversi. Dalla cerchia immensa dell'Alpi, simile alla colonna di vertebre che costituisce l'unit
E infatti s'abituò in breve a quel rumore, anzi quando cominciò a camminare e sentiva lo strepito della macchina, voleva correr fuori a veder il vapore, e avrebbe voluto toccarlo, e colle manine tese faceva festa al luccicore dell'ottone intorno alla locomotiva, seguiva cogli occhi la colonna di fumo, ed esclamava guardando in alto: bello! bello!
Alle due e mezzo dopo la mezzanotte fu dato il segno del vero assalto, nè lo cominciò la prima colonna, sibbene la terza condotta dal Laforet la quale baldanzosa nel presagio della vittoria, riposata, ed ebbra a mezzo si precipita contro il Bastione ottavo. Oh! perchè non mi è dato confermare anch'io, che i Romani fermi, e audaci con furiosissimi tiri li tempestarono? Valga il vero, comunque amaro, i nostri fuggirono, ed erano bersaglieri; allo improvviso in mezzo ai lampi si vede comparire il Garibaldi, che brandendo la spada nuda, e cantando un'inno di guerra si scaglia contro il nemico, dietro a lui si aggruppano alcuni animosi, i fuggenti presi da maraviglia stanno. I Francesi primi entrati stramazzano per non rilevarsi mai più, ma gli altri sorvegnenti prorompono impetuosi, e dispersi, o spenti quanti si paravano loro davanti arrivano alla barricata di gabbioni costruita fuori del cancello di Villa Spada; qui pure si ravviva la virtù dei nostri, che visto l'Hoffstetter circondato dai nemici, e prossimo a rimanere ucciso fanno impeto, ed abbattuti parecchi a colpi di baionetta lo liberano; poi piegano da capo ruinando a Villa Spada: affaticandocisi gli uffiziali li riconfortano della battisoffiola, anzi vergognando si attelano per la strada, dove la prima linea inginocchiandosi, e le altre rimanendo in piedi bersagliano i nemici con quattro filari di moschetti. Qui di nuovo si mostra il Garibaldi, il quale alla domanda dell'Hoffstetter se dovesse occupare la Villa Spada, risponde arcigno: «è gi
Dalla porta della Chiesa si accede al piazzale di fronte al castello, dove si vede una colonna senza capitello, intorno alla quale giacciono delle bisaccie militari. Qua e l
E trasse a sè l'albo dei visitatori di Molkencur che ci avevano portato poco prima. C'era una colonna per il nome, un'altra per la patria; Violet vi scrisse invece del proprio il nome fantastico di una donna immaginata da me e vi pose accanto l'altro dolcissimo nome: Italia. Gli Steele avevano gi
Il generale D'Aspre non durò a lungo nell'inganno, perchè uno spione lo avvertì dell'ardita mossa di Garibaldi, deliberò quindi di assalirlo immediatamente nella sua nuova posizione; l'indomani una colonna di cinquemila Austriaci comandata dallo stesso generale D'Aspre, compariva improvvisamente a Morazzone.
L'esterno, come quello delle altre basiliche di Ravenna, non ha verun interesse. Il campanile al suo fianco ha quella forma speciale che sembra particolare a Ravenna, ove se ne trovano parecchi altri esemplari. Queste tane, di aspetto barbaro, sono circolari e di altezza media, costruite di rozzi mattoni, senza armature, nè altri ornamenti, forate da piccole finestre arcate, che una piccola colonna divide in due parti. Credo siano costruzioni dell'VIII o del IX secolo, piuttosto che del VI. L'interno della chiesa si divide in tre vani, che sopportano ventiquattro colonne di marmo greco e che, come la maggior parte delle basiliche di Ravenna, presentano un carattere di nobile semplicit
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