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Aggiornato: 24 giugno 2025
mi diparti' da Circe, che sottrasse me piu` d'un anno la` presso a Gaeta, prima che si` Enea la nomasse, ne' dolcezza di figlio, ne' la pieta del vecchio padre, ne' 'l debito amore lo qual dovea Penelope' far lieta, vincer potero dentro a me l'ardore ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore;
vertu` cosi` per nimica si fuga da tutti come biscia, o per sventura del luogo, o per mal uso che li fruga: ond'hanno si` mutata lor natura li abitator de la misera valle, che par che Circe li avesse in pastura. Tra brutti porci, piu` degni di galle che d'altro cibo fatto in uman uso, dirizza prima il suo povero calle.
Omero, il quale pare essere de' piú antichi poeti che di ciò menzione faccia, scrive nel libro undicesimo della sua Odissea, Ulisse per mare essere stato mandato da Circe in oceano per dovere in inferno discendere a sapere da Tiresia tebano i suoi futuri accidenti; e quivi dice lui essere pervenuto appo certi popoli, li quali chiama scizi, dove alcuna luce di sole mai non appare, e quivi avere lo 'nferno trovato.
Per voler trovare ora su questo capo un luogo dove immaginare la valle e il palazzo della melodiosa dea Circe, è necessario pensare alla piattaforma stessa di San Felice o a questo gradevole e ameno declivio.
La creaturina nella culla aprì gli occhi e pianse: «Ho fame». =Circe= Il Romanzo di Maria Tarnowska. =L'Invasore= Dramma in tre atti. =Væ Victis!= Romanzo. ="Zingaresca"= =Le bocche inutili= Dramma. =Gioia!= Novelle. GIUDIZI DELLA STAMPA su «CIRCE»
Di qui sono le bevande di Circe, di Medea e di Canidia, tutte quelle cose amatorie di Simeta, narrate da Teocrito Siculo, seguitato da Marone.
Che Circe la maga abbia abbandonato la sua dimora, fabbricata laggiù sul promontorio? Abiterebbe forse ella ora a Ninfa? E' forse divenuta la regina dell'edera! Nel vedere il verde che mi circondava per un momento ho creduto che Ninfa fosse il magazzino d'edera dell'Italia e che ivi venissero le anime dei grandi ad inghirlandare tutte le rovine gloriosamente.
Per la quale Circe, figurativamente si comprende, la secura e negligente vita sanza fama permanendo trapassa. Cinque volte racceso e tante casso Lo lume era di sotto da la luna Poi ch'entrati eravam nell'alto passo
vertù così per nimica si fuga da tutti come biscia, o per sventura del luogo, o per mal uso che li fruga: ond’ hanno sì mutata lor natura li abitator de la misera valle, che par che Circe li avesse in pastura. Tra brutti porci, più degni di galle che d’altro cibo fatto in uman uso, dirizza prima il suo povero calle.
mi diparti’ da Circe, che sottrasse me più d’un anno l
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