Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 22 giugno 2025


Al chiaror di un raggio lunare che cadeva sul campo, aveva scorto un mahari dal mantello nero lasciare la tenda dell'arabo Abd-el-Kerim e dirigersi a rapidi passi verso gli avamposti. Guardando con maggiore attenzione, vide sul dorso dell'animale un uomo avvolto in un gran taub bianco. Impallidì e le sue mani cercarono un'arma.

In casa O * Emilia era detestata. Ella era di abitudini, di sentimenti, d'idee, in tutto affatto opposta ad essi ed ogni più piccolo suo moto riesciva loro insopportabile e antipatico. Cercarono di farle del male in ogni modo, e tra le altre cose, insinuarono al marito il sospetto che non aveva mai avuto. Parlavano continuamente dinanzi ad Emilia di tutto ciò che O * avrebbe potuto fare se non ci fosse stata lei, e pareva davvero volessero farle capire ch'ella era un impedimento a tutti i progetti di suo marito, una noia e nulla più. Avevano un'arte d'insinuare chetamente le cose più abbominevoli. Parlavano talvolta dei «tempi infelici» che erano trascorsi, ma le cui conseguenze duravano ancora, come se Emilia fosse stata la causa principale della rovina della casa: volevano dare ad intendere che ai loro occhi ell'era un mostro di leggerezza, di vanit

Era la persona che mi domandava in salotto. A quella rivelazione sorse un grido d'orrore. Tutti ci alzammo, alcuni cercarono di correre all'uscio, come per far giustizia di quell'uomo. Ma il professore trattenendoli riprese: Ora è molto lontano. Dacchè le cose sono mutate in Sicilia, è mutata anche la sua fortuna.

Chi è? fece la vedova, voltandosi. Marianna disse la bambina è andata a comprare qualcosa. Cammina disse la vedova. Arrivarono stanche, la bambina non ne poteva più. Cercarono il sole, presso alla grande scala dell'Albergo, ove quello batteva tutto sulla facciata. Sui gradini erano seduti tre vecchietti, Pezzenti di San Gennaro, in chiacchiere con una venditrice di melo.

Colle membra rese delicate dall'ozio il peso delle armi divenne soverchio e tra gli stranieri schiavi si cercarono i più robusti per farne dei soldati. Gli stranieri forti, armati ed agguerriti alla scuola di Roma, cominciarono a disprezzare i dissoluti ed effeminati padroni, poi, ad ammazzarli, per impadronirsi delle loro donne e delle loro ricchezze.

Dovremmo noi sopportare che essi raccolgano i frutti delle nostre fatiche gloriose, che essi s'impadroniscano del nostro onore e dei nostri averi? che essi rinneghino la nostra fama? Se il loro regno durasse, tutto sarebbe perduto, anche il ricordo stesso delle nostre memorabili battaglie. Con qual furore essi le sfigurarono e cercarono di avvelenare ciò che aveva meravigliato il mondo!

Di questo fatto Bruce darebbe la spiegazione seguente: quando Giosuè passò il Giordano e fece cadere le mura di Gerico, un gran panico dovette naturalmente prendere le popolazioni terrorizzate da questa armata invadente che tutto metteva a ferro e fuoco. Cercarono allora di salvarsi colla fuga, e trova naturale che si rifugiassero presso i pastori etiopi che gi

Cercarono, frugarono e trovarono finalmente la porta salvatrice ma il tempo trascorso, quello impiegato nell'abbattere le sbarre e il tempo per organizzare un'entrata regolare e cauta nelle tenebre diedero agio ai fuggitivi di mettersi in salvo dalla persecuzione. Nei primi di Novembre 1867 scendevano alla stazione di Livorno tre donne, un vecchio ed un garzone sul fiore degli anni.

Tutti ora a Pistoia come a Firenze si dissero Guelfi, ma nel fatto con diverse intenzioni, quelle, cioè, di far risorgere più violenti gli sdegni fra nobili e popolo. Di qui la suddivisione dei Guelfi di Pistoia in Bianchi e in Neri, e questi con propri capi ed insegne. Ma feroci e temibili tanto, che i capisetta bisognò incontanente bandirli a Firenze. I Bianchi, poichè furon vinti, cercarono aiuto col

Un tremito impercettibile le correva lungo le mani bianche e nervose, che a un tratto s'afferrarono alla molle sottana azzurrina, convulsamente, e se ne empirono, come se volessero strapparla... Gli occhi arrossati della vecchia peccatrice cercarono di spiare tra quel soggolo e quella cornetta. Gli urli ricominciavano. Alla scelta! Alla scelta! Disse Cocotte: Tocca a me. Scelgo io.

Parola Del Giorno

prorruppe

Altri Alla Ricerca