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Aggiornato: 4 maggio 2025
Questi assentì, e quando fu all'ingresso del paese gli fu imposto d'arrendersi, informandolo che ogni resistenza sarebbe stata inutile, perchè Brescia e Milano erano in mano del popolo e le truppe avevano capitolato, l'intero paese insorto, come era insorta la stessa Vienna.
Prenda un mio consiglio... lei mi pare un giovane a modo, torni a casa... Metz, se non ha capitolato, poco può stare a farlo... accetti un mio consiglio, glielo ripeto, torni a Firenze. A Firenze poi no!.. È la meglio! Mi meraviglio che un Francese.. Allora faccia lei secco, secco ed alzandosi, per farmi veder che l'uggivo, mi proferì il cancelliere.
Onde i Valtellinesi diedero un altro esempio a chi si solleva per favorir un altro principe, e a chi prima degli accordi si lascia togliere le armi di mano. Questo capitolato formò la base del gius pubblico della Valtellina verso i suoi padroni, e la misura dei diritti e dei doveri reciprochi.
Io vidi il secondo gruppo di prigionieri, di 600 uomini, passare il Ponte Nomentano sull'Aniene. Essi sembravano in migliori condizioni dei primi. La maggior parte portavano la camicia rossa e il berretto rosso; alcuni avevan su questo delle penne; tutta la strada era illuminata da questi colori. Vi eran fra loro anche degli uomini maturi, dai capelli grigi, nell'uniforme della Guardia Nazionale Italiana. I capitani portavano ancora la spada, prova questa che avevano capitolato onorevolmente. Essi tacevano tutti; molti guardavano timidamente la folla che era venuta loro incontro da Roma. Un segnale dato dal corno avvisò che era giunto il momento del riposo; i soldati di scorta si stesero entro i fossati; dei prigionieri, la maggior parte rimase in piedi sulla via; alcuni si gettarono sulla nuda terra di Roma; altri si accomodarono a fianco dei papalini, i quali li lasciarono fare in silenzio; tutta la scena rappresentava un singolare quadro storico sul pittoresco paesaggio dell'Aniene, presso il vetusto e turrito ponte memore di Belisario. Su di esso stanno incise le armi di quel notevolissimo pontefice che fu Nicolò V, contro il governo del quale congiurò Stefano Porcari, per morire poi in Castel S. Angelo, per mano del carnefice. L'oro diffuso e luminoso del sole irradiava la solenne campagna, nel cui sfondo gi
Quanto la lega grigia, cattolica di sentimento, si tenne lieta di questo accordo, altrettanto le altre due, singolarmente la bassa Engadina, la avversarono sollecitate dai Veneziani e dai Francesi che, per non lasciar crescere la Spagna, volevano rialzare i Reti, e restituire loro la valle in pieno diritto. Anche i predicanti schiamazzavano contro quel capitolato, onde si ruppe a baruffa, ed il Feria mandò armi che sostenessero la guerra fraterna. La quale scoppiò nel marzo, ed i Riformati, dati nell'armi e nel sangue in Engadina, ritolsero Tosana ai Cattolici. Gli assaliti in gran terrore mandarono verso Bellinzona le loro masserizie; ma sebbene i Riformati respingessero fin l
Allora si lamentarono altamente i Valtellinesi che fosse stato conchiuso senza di loro; eppure, venne stagjone che, trapassandosi anche quei patti si richiamavano essi alla piena osservanza del Capitolato, asserendo che anch'essi vi avevano stipulato, trasfondendo i proprj arbitrj nel loro protettore , e con quello alla mano dovettero, deh quante volte! ricorrere al duca di Milano, che n'era entrato mallevadore, acciocché provvedesse alle continue violazioni.
Parola Del Giorno
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