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Aggiornato: 2 giugno 2025


«Principe ALESS. DI LAVANDALLQuesta lettera arrivava a proposito del calesse del principe, che aveva addentato un tantino il coupé di Morella al Bois de Boulogne si dava a credere. La galanteria del Russo si spiegava naturalmente. Morella fece trovare questa lettera sul poggio del caminetto.

Enrica stava in mezzo alla stanza, quasi dinanzi al caminetto: e avea gettata una dopo l'altra le sue vesti, per cingersi un largo accappatoio.

Ma le rose languiscono, le cime dei petali sono bruciate, tutte hanno in qualche parte un punto nero, una traccia bruna, un'ombra; gli steli sono curvati. Pure il profumo raddoppia, diventa più acuto; lo specchio del caminetto riflette il gruppo delle rose, quello di fronte lo torna a riflettere e lontano, lontano, quasi all'infinito, si ripete senza numero la passione di quei fiori morenti.

La neve bianca e fredda copre come un funebre lenzuolo tutta la campagna. Ovunque è tristezza, ovunque è torpore. Ma se l'inverno è triste pel vecchio e pel fanciullo che se ne stanno rincantucciati al caminetto, non lo è però pel giovane, il quale trova nell'inverno dei cari e graditi divertimenti.

Il pensiero di affidare una lettera, che doveva passare per più mani prima di giungere a destinazione, il segreto del suo cuore, l'onore di quella donna, che ora aveva per lui il prestigio delle sante figure muliebri cui la virtù pone una aureola di raggi luminosi intorno al capo, lo sgomentavano, ma tanto per isfogare il suo dolore, il suo pentimento, prese la penna e si mise a scrivere a Maria, gettando poi nel caminetto tutte le lettere umili, pentite, appassionate, nelle quali aveva versato l'amore che lo consumava.

E lei, seduta al suo posto preferito, in un ampio seggiolone a sdraio, avvolta, a malgrado del fuoco che ardeva nel caminetto, in un ricco mantello di martora, mostrava di divertirsi ad ogni cosa, paga di tutto, riconoscente anche per le più tenui attenzioni.

Non si era ancora arrivati al caffè che il giovine, confrontato il suo orologio con quello del caminetto, disse: Cari miei, bisogna proprio che vada. Me ne duole assai, ma non vorrei che Sua Altezza andasse a Cadenabbia e non ci trovasse.

Non volle occuparsi più a lungo di quei sogni; ne temeva l'influenza. Chiuse la corrente elettrica; la stanza venne inondata di luce; balzò dal letto abbenchè facesse freddo, perchè non aveva la stufa ed il fuoco del caminetto, la sua specialit

Che silenzio... mormorò sottovoce. Rimase così un pezzo, immobile nel mezzo della stanza, come una statua nera nell'ombra. Si lasciava avvolgere da quell'ambiente cupo e deserto. E che freddo! soggiunse, rabbrividendo. Poi, quasi por sottrarsi a quelle cattive impressioni, accese rapidamente due o tre candele, gittò pezzi di legno nel caminetto.

L'avvocato si era alzato e passeggiava su e giù per la stanza. Si fermò dinanzi al caminetto, e volgendo le spalle al fuoco, mentre guardava il birro, che, sempre seduto, si dimenava sulla seggiola per vedere in viso il suo interlocutore, l'avvocato dette in un'esclamazione.

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