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Qualche volta, passando accanto al signor di Vaussana, la divina creatura gli gittava una di quella frasi sommesse e brevi, ma calde di passione, che avevano virtù di rianimarlo, di esaltarlo, di fargli toccare i termini della beatitudine. Ah, il nostro San Giorgio! Ancora pochi giorni, Rizio! Questo carnevale, che morte! Sorridi, via, grande bambino, che hai così dolce il sorriso!

Di piombo il ciel parea, E la sottil pioviggine silenziosa cadea. Le galline e i piccioni, nascosti sui fienili, O accovacciati agli angoli dei luridi cortili, Borbottavan sommessi cercando il posto adatto. Sulle ceneri calde s'accoccolava il gatto. I dindi, che non amano dormire affratellati, Sui carri e sulle travi eransi sparpagliati; Taluni dai piuoli d'una scala sbilenca Dominavan la scena.

La straordinaria grossezza di quel globo luminoso non permetteva di pensare alle stelle cadenti, fenomeno abbastanza comune nelle calde regioni e in certi mesi dell’anno.

Il buon carbonaio m'invitò a salire in casa sua, cosa che feci ben volentieri perchè, altrimenti sarei stato imbarazzato a trovare alloggio: mi accomodai alla meglio in quella misera stanza per passarvi le ore più calde della giornata.

Mario trasalì. Agitato da affetti contrari, il cuore gli martellava nel petto. Che senso avevano le parole di lei? Si offriva ella adesso, si offriva con le labbra calde del bacio d'un altro? E avrebb'egli accettato l'offerta? , diceva il cuore. No, dicevano l'orgoglio, la vanit

Una sorella!... una vera sorella! Non potrò mai ringraziarla abbastanza.... e si commosse, s'intenerì profondamente: sentì attorno agli occhi e sulle guance riarse, scorrere calde le lacrime.

Padre Anacleto salutava alla buona; e via così accompagnato e riverito giunse al convento, se non sano, salvo. Il cielo, a ponente, era colorato di quelle tinte, che i pittori chiamano calde; e parlano all'anima di tante cose dolci; e fanno parere che il sole, tramontato a malincuore, sia sempre per riapparire.

Nessun epilogo poteva essere più triste; ma la storia dei nostri mali non è mai ragionevole. Era a sperare che il tempo rinnovasse in lei nuovi desideri di bene; ma intanto non poteva proibire a stessa di piangere. Le lagrime scendevano mute e calde, mentre gli occhi cercavano le stelle nel cielo.

Non vuole servire da spettacolo a quella folla. Getta via la spada e la rete. Urli di rabbia da parte della folla; il leone lo ha raggiunto; gli caccia i denti nella gola, le ugne nelle carni calde, calde, palpitanti..... Cesare Egli si destò, sul suo letto di porpora, e aprì gli occhi. Un sudore freddo, gelido, gl'imperlava la fronte. Girò gli occhi e guardò smarrito attorno a .

Bastiano uscì all'aria aperta colle orecchie un po' calde. Sotto alla sua grande felicit