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Aspettare gli ordini, aspettare le manovre, aspettare l'offensiva. Ora siamo a riposo in una brutta fattoria perduta nell'immensa pianura paludosa... Per quanto tempo? Aspettare non vuol dire riposarsi. Se fossi a Milano o a Roma farei almeno dell'utile propaganda. Qui non si fa nulla. Per fortuna il nostro cuoco è veramente meraviglioso!

Gran brutta cosa che sono i peccati! Ma il signor Basilio?...

Se non che, una brutta occasione venne a togliere alla citt

122 che dopo una trista e brutta pruova, con tanta fronte or gli tornava inante. Dicea: Questa mi par cosa assai nuova, ch'essendo voi guerrier degno e prestante, costui compagno abbiate, che non truova, di vilt

Mi domandò con emozione il tromba. Scommetto che ci fucilano qui sulla piazza... raccomandati l'anima Io gli risposi per ridere... Ma che brutta faccia non fece a tale annunzio il mio compagno di sventura! Per Cristo!... Esser fucilato dai Francesi non me l'aspettavo.

E si precipitò per baciarle la mano. Ma la signora Van Osten la ritrasse irosamente. Avete incontrato mio marito? , disse Aldo. Vi ha visto? . Ne siete certo? Ne siete certo? Il giovanile petto un po' scarno, ansava. , certissimo, disse Aldo. Vi ha veduto? Vi ha veduto venir qui, e non è tornato indietro? Le sottili labbra si fecero più strette. Aldo, guardandola, la trovò quasi brutta.

Una brutta frase si presentò in quell'oscuro turbamento, ma non osò pronunciarla per rispetto ai morti e ai vivi. «Il figlio è degno del padre» avrebbe voluto dire: ma ebbe compassione di tutt'e due. Tra il marito e... l'altro.

Nuovi orizzonti. L'avevano battezzata per Valeria, ma, poichè il nome pareva troppo solenne, preferivano, fin che era piccola, di chiamarla Bebè. A sei mesi ell'era piuttosto brutta che bella, piuttosto cattiva che buona, e spiegava istinti voraci ch'esaurivano il petto materno e costringevano a ricorrere all'aiuto del latte di capra, delle pappe e degli zuccherini, di cui la bimba era ghiotta fuor di misura, tanto da strillar di gioia quando glieli davano e da strillar di rabbia quando non volevano ripeterglieli. Del resto, indipendentemente dagli zuccherini, quegli strilli da pavone empivano spesso la casa, e il professore, turandosi gli orecchi, urlava da una camera all'altra alla moglie: Per carit

Ciascuna ha il suo pensiero fisso, ma si parla di tutt'altro e il discorso corre lo stesso, tanto più che non ha soggetto determinato e va a capriccio, come il volo delle farfalle. La Santelmo, per dir qualche cosa, domanda alla contessa di Mallare: Che fa la Gabrielli? È tanto tempo che non l'ho vista. Che cosa vuoi che faccia? Fa.... paura. Come?... È tanto brutta?

Ora invece pensava che non era stata onesta la sua condotta: il padre.... via, bisogna confessarlo, era nel pieno diritto di far salsiccia di lui. Che farebbe egli nei suoi piedi? E aveva figli, e non era giusta che avesse a cimentar la vita a quel modo. Come fare dunque?... Come fare?... La cosa la sapevano loro due solamente.... se lei si potesse maritare!... Ma il marito s'accorgerebbe certo.... bene, ce n'eran tanti dei mariti che avevano fatto la faccia brutta la prima notte, e il marito di Rosa con gli altri: non stava la difficolt