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Aggiornato: 29 giugno 2025
Alle due antimeridiane del 25 ottobre una compagnia di gendarmi, coadjuvata da un battaglione di zuavi si presentò alla casa Ajani, intimando la consegna delle armi e la resa. Alla minacciosa intimazione i Romani risposero impegnando un sanguinoso conflitto. Erano cinquanta, e non avevano che 28 fucili e 20 bombe alla Orsini!
Oggi, i vostri cannoni tuonano contro le nostre mura, le vostre bombe scendono sulla citt
Le bombe solcavano l'aria, gi
Molte altre pattuglie venivano nello stesso tempo assalite con bombe all'Orsini verso piazza di Pasquino, Santa Lucia della Chiavica, alla Trinit
Que' buoni filologi, nel calore della polemica, non si erano accorti che la razza latina e la razza tedesca trattavamo da due anni la medesima questione cogli argomenti delle bombe e delle cannonate.
Alla minacciosa intimazione, risposero coi revolvers, e li respinsero. Possedevano solo 28 fucili e 20 bombe Orsini, erano 50 contro un battaglione di zuavi, a cui tutta la guarnigione pontificia poteva andare da un istante all'altro in soccorso. La lotta era disperata, e non restava loro altra certezza di vittoria che quella del martirio.
In piazza Colonna la fazione di guardia venne uccisa, parecchie bombe furono esplose, ma fatalmente il deposito di revolvers destinato ad armare gli insorti che dovevano attaccare il comando di piazza ed il palazzo di polizia a Monte Citorio fu scoperto e sequestrato nel momento appunto che si doveva farne la distribuzione.
Pur tuttavia si tentò l'impresa; uccisa la sentinella, gli insorti attaccarono il corpo di guardia di Piazza Colonna, esplodendo delle bombe all'Orsini, unica arma che lor rimanesse: ma furono soprafatti dai drappelli di cavalleria che quivi giunsero a sgominarli. La Caserma di Serristori.
Erano pochi, divisi e muniti a mala pena di qualche fucile e di alcune bombe all'Orsini: ma pure sarebbero bastati all'impresa, se anche in questa non li avesse attraversati l'opera nefanda dello spionaggio.
Quel magistrato teneva infatti i ruoli dei «fonditori, carreri, fabbri, tornitori ed altri uffiziali unicamente dipendenti da esso», aveva in consegna i parchi dei cannoni di bronzo e di ferro, le munizioni, le bombe, gli apprestamenti d'ogni genere ed i salnitri.
Parola Del Giorno
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