Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 18 giugno 2025


Alla solita ora del passeggio, le signore andavano a spasso nei più eleganti abbigliamenti, e il giovane avvocato, corrispondente di parecchi giornali nazionali e stranieri, deponeva la penna, e rientrava in casa prima del solito. Egli aveva capito che non poteva fidarsi della Betta nemmeno nelle cose secondarie, e preferiva di far tutto da .

La penultima giornata del nostro viaggio si valicava il colle delle Cime Bianche, ancora coperto di neve, per giungere a Fiery in valle d’Ajaz, donde il domani, pel colle della Betta Forca, dovevamo scendere a Gressoney, termine delle mie escursioni. Siccome non ero mai stato a Gressoney, glie ne chiedevo per strada:

Ma evidentemente Tina non se ne accorgeva. Allora Betta si accostò, evitando di guardarla negli occhi, che cominciavano a farle paura, poi colla mano destra le toccò la mano sporgente dal letto. Era fredda. Un inesprimibile terrore la fece tremare tutta; quindi abbassando la testa, in punta di piedi, senza che le due donne se ne fossero accorte, tornò al tavolo.

Anche Betta guardava: adagio, silenziosamente, tirò la mamma per la sottana; questa si volse, e vedendo la fanciulla così sconvolta frenò il gesto d'impazienza, che gi

A questo attacco Tina volse la testa alla porta dell'altra camera, nella quale Betta curiosissima, come tutti i solitari abbandonati, doveva ascoltare; ma non ebbe il coraggio di alzarsi per chiuderla; poi si sentiva riprendere dalla stessa lassitudine della sera innanzi, quando aveva finalmente ceduto alle istanze della mamma.

E tu, Betta, vuoi stare ferma invece di tirare per la sottana a rischio di farmi forare le dita? Male, signora Adelaide, battere così le figlie, quando sono grandi, davanti a terze persone: naturalmente soffrono troppo e fanno peggio. L'altra sospirò.

Avevano quasi finito di pranzare. Per la finestra aperta della cucina entrava un bel raggio di sole primaverile, mentre nell'altra camera quasi buia la piccola Betta biascicava ancora la poca porzione di timballo, che la mamma le aveva recato dentro al piatto stesso degli asparagi per fare un solo viaggio.

Dammi una sedia, ma rimettiti al tuo posto; non ti voglio vicina, quando taglio quando cucio. Pareva tranquillissima. Così seduta non poteva vedere Tina raggomitolata sotto la coperta, giacchè Betta silenziosa all'altro capo della tavola le toglieva mezza la vista del letto. Ma col lembo inferiore della sottana fra le mani la signora Veronica non si decideva ancora.

Di qua non si sfugge!... senza ritornare selvaggi. Cominciò le più serie meditazioni sul libro di cucina, e qualche modesto tentativo riuscito abbastanza bene lo animò a proseguire la prova. E quando ritornava dallo studio entrava in cucina, ordinava i preparativi alla Betta e poi sorvegliava la cottura.

Quantunque il freddo della febbre le scemasse, Tina tremava dentro la camicia molle dal lungo sudore. E quel pensiero fisso, ostinato, che sino dall'alba le si era piantato nel mezzo della fronte, senza che potesse distogliersene, le mostrava sempre la stessa immagine: si vedeva morta sul letto, nella camera abbandonata: era sola, fredda per sempre. Poi guardò Betta, e pensò che la fanciulla, malgrado il viso gonfio, guastato dalla scrofola, vivrebbe chiss

Parola Del Giorno

cip

Altri Alla Ricerca