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Aggiornato: 2 giugno 2025
Il croupier tese la mano. Quanto, all'«en plein»? Nancy gli diede il secondo biglietto di cinquanta franchi, ed egli lo fece passare sul rastrello. «Quatre en plein», annunciò. «Quatre en plein. Tout va aux billets», disse l'uomo al centro. La ruota girò, e la palla guizzò ronzando. Il cuore di Nancy batteva a grandi colpi rimbombanti, e la scuoteva tutta.
Emilia, alla quale batteva forte il cuore ad ogni parola, volle troncare il discorso informandosi del nome di quella signora: prima che il conte potesse risponderle, la contraddanza finì; ed Emilia, vedendo che Valancourt si avanzava verso di lei, si alzò tosto, e andò accanto alla zia.
Camminammo alcuni secondi nel più tetro silenzio... Vi assicuro che il cuore mi batteva! Alla fine un giovinotto, che andava innanzi a tutti, dette un urlo. Che c'è? che c'è? domando io.
No. Fior di speranza... no. Non voglio fiori allegorici, voglio fiori veri, conosciuti, fiori di giardino. Fiore d'arancio... e poi? Fior di verbena; benissimo: Fior di verbena che... A cavalcioni di una seggiola si batteva la fronte e pestava i piedi. Verbena mi piace perchè fa rima con serena, che è la fronte di Paolina... E poi, Dio buono! e poi?...
Appena vestito se ne andò subito al caffè a far colazione; dopo, accese un sigaro, e girellando a caso, coll'immagine di Lalla che gli vezzeggiava dinanzi agli occhi, fece, come Dio volle, venir le due. Quando passò la soglia del palazzo Della Valle, aveva la faccia ancora più pallida del solito e gli batteva il cuore precipitosamente. La contessa è in casa?...
A sturbarle però almeno un istante quella calma, il villano bussava, rumoreggiava attorno alla porta, alzava in tono minaccievole quella sua voce rantolosa e squarciata: un ribrezzo correva per la persona alla Margherita, e lunga pezza il cuore le batteva convulso: il canto per tutto quel giorno era interrotto: lugubri fantasie si attraversavano alla sua mente, e piangeva, e invocava il nome del Signore, e lo supplicava di potere una fiata, una sola, per un sol momento rivedere lo sposo, il suo figlioletto!
Misericordia! Sta a vedere che Rialdi si sognava di provocare un duello? Era matto? Eh Leonardo Bollati non si batteva! S'eran battuti abbastanza i suoi vecchi! La spada egli sapeva appena come s'impugnasse, e infatti non si ricordava d'aver mai toccata quella del nonno, comandante di galera, che il conte Zaccaria aveva regalato al Museo Correr insieme con altre anticaglie.
Quindi di nuovo tutto tornò in silenzio, se non che l'orecchio del birro era percosso dal fiotto del vento, della pioggia, che batteva sui tetti e che arrivava fino a lui per la finestra sempre spalancata. Cacciò il capo fuori delle lenzuola. E questa volta dette un grido.
Quella sera all'Eden, mentre il duca batteva graziosamente le punta delle dita inguantate ad una canzonettista dell'Orpheum, il Kloss lo fermò a mezzo del suo entusiasmo, e gli parlò della splentita popola che aveva visto uscire dal negozio Ricordi: ne parlò più tardi a cena, ne parlò il giorno dopo, e quando lo vide un po' riscaldato, lo condusse al Manzoni e gli fece vedere la bella popola nel palchetto della Schönfeld.
E la pioggia cadeva, cadeva, con un piccolo ridere con un sottile stridere; batteva, cantava, sui vetri opachi, la buona e profumata pioggia del mese di Settembre.
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