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Aggiornato: 13 giugno 2025
Francesco Kloss era alla banca: vista appena la lettera, a buon conto, fece dire al servitore che era fuori: poi la lesse, la rilesse, accendendosi in volto, cogli occhietti torvi, da satiro, che luccicavano.... Intravvide il pericolo e fissò immediatamente il suo piano, facendo un saltetto e una sghignazzata, per scuotersi, per stordirsi.
Egli non rispose e prendendo sul tavolinetto basso, che aveva accanto, un mucchio di carte le mise sotto gli occhi trecentomila lire in cambiali, che erano state respinte allo sconto dalla Banca Nazionale, e due avvisi di cambiali per una somma complessiva di dugentomila lire che scadevano il giorno dopo. Come farai? gli domandò la madre. E che so io?
....Il Casalbara, seduto sul letto, curvo, appoggiato a un monte di cuscini, teneva gli occhi sempre fissi, sbarrati sull'uscio dal quale era uscita sua moglie.... gli occhi iniettati di sangue, pieni di odio. Quando Francesco Kloss, entrò alla sua Banca, tornò a rifare tutti i calcoli attentamente, diligentemente.
Ma come mai figurarsi!... E quella povera mamma rimasta senza sostegno, in cattive condizioni finanziarie!... Ella e suo marito avevano pensato a lei, mandandole un soccorso in rendita, presso la Banca di Spagna! Erano una restituzione e niente più.
Pensando alla strana avarizia di quel grande artista, di quel faro, l'usciere si propose di non gli parlar più di toccare i fondi così bene affidati alla Banca. A qual Banca? Anche questo non sapeva; e perciò quando si parlò della moratoria del Credito mobiliare, il bravo suocero si pose una mano sulla coscienza e ruppe il silenzio un'altra volta. Hai sentito, Giusto; hai sentito che ci capita?
I signori Tanlongo e Lazzaroni accusati di un grappolo di reati e della scomparsa di ventitre milioni dalla cassa della Banca Romana vennero assolti dal Giurì di Roma. Era giusto che Tanlongo e Lazzaroni uscissero a libert
Un milione è un milllllione! Un altro segno caratteristico dell'avaro è la carezza, ch'egli fa alla moneta o al foglio di banca, che sta per dare; sia per pagare un semplice contarello o per numerare una grossa somma. Egli non maneggia il denaro, come un altro oggetto qualunque; ma con un rispetto amoroso, con una tenera devozione.
Quella "carnevalata" della Navigazione Cisalpina poteva di contraccolpo, suscitare diffidenze, timori nel pubblico per le grandi speculazioni della Borsa, per gli affari sul serio, insomma per gli affari della banca Kloss e C.
Voglio farne l'improvvisata ai cugini, ai quali non direte nulla di nulla. Stia sicuro, non parlerò... E se mai, per caso, quel palazzotto non si potesse avere? Mi cercherete qualche altra casetta, la più vicina che sia possibile... che ci sia da alloggiarvi me e il mio servitore... e mi basta. Farò di contentarla. Prendete. E diede al domestico un buon pizzico di biglietti di banca.
Nell’avanzarsi, il Vergiolesi incontrava il venerando vecchio Astancollo Panciatichi, uno dei magnati ghibellini che teneva banca reale, cui dimandò:
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