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Aggiornato: 12 giugno 2025


Non si ha tutto quel che si vuole, in questo povero mondo. Un'ora dopo capitò il conte Gino, ed era, per caso insolito, accompagnato da suo padre. Al conte Jacopo, se non al figliuol suo, bisognava fare buon viso, e la marchesa Baldovini fece di necessit

Frattanto, la marchesa Baldovini aveva preso ad esercitare una grande autorit

Si poteva fare molto cammino su quella traccia che il caso metteva dinanzi alla immaginazione di Gino. Ma egli doveva difendersi dalle incalzanti argomentazioni di suo padre. Ma che significa tutto questo amore così tardo dei signori Baldovini per me? domandò egli, scuotendosi, e mostrando un rancore che non sentiva in cuor suo.

Quanto a salutare la bella marchesa Baldovini, non c'era neanche da pensarci. Le valigie erano fatte; la carrozza era pronta nel cortile del palazzo; bisognava partire, e subito. Tra le persone di servizio ci potevano essere, c'erano sicuramente, le spie; anche per via la carrozza sarebbe stata invigilata dalle guardie ducali travestite.

Le dame più cospicue di Modena erano quella sera a teatro. Non poteva dunque mancare la marchesa Polissena Baldovini, più bionda che mai, imbellettata, incipriata e felice.

C'è mezza Modena, figùrati, anzi tutta Modena, poichè ci ho incontrata la marchesa Baldovini, sempre bella a quel Dio! Ma perchè è venuta alle acque di Lucca, la bionda marchesa, che ha in casa sua la fontana di gioventù? E con che coraggio ha messa in mostra la sua figliuola! Un bottoncino di rosa, caro mio, un occhio di sole, e tutto il meglio che vorrai.

La risposta, s'indovina. Ed anche la visita che seguì. Gino Malatesti lasciò passare a mala pena il giorno dedicato al riposo dei «più begli occhi di Modena» e la mattina dopo, fra le due e le tre del pomeriggio (scusate è sempre mattina, per chi non lavora e non ha ancora pranzato), si presentò al palazzo Baldovini per chieder notizie e lasciar due biglietti di visita. Due biglietti, si sa, per dire ad una signora e a suo marito: «sarei tanto felice di entrare in relazione d'ossequio ed amicizia con voi dueSe la signora è vedova, si lascia un solo biglietto. Se è vedovo il marito, non si lascia nemmeno quello. Desiderio d'ossequiare, di entrare in relazione di amicizia, non ce n'è più, e pare gi

Il povero Gino ebbe un tremito nervoso, e gli si offuscò la vista, all'udire quel nome. Ma vide allora, come in una nube, la lettera del suo grande amico Emilio Landi, in cui era magnificata, levata a cielo, la bellezza della giovane Baldovini. Come? balbettò egli. Una bambina!... Ha diciott'anni; ribattè il conte Jacopo. Lo so da suo padre, e non me lo ha negato sua madre.

La marchesa Baldovini del resto, se è lei che ti ha informato, poteva aggiungere che io stesso non volevo risolver nulla, di ciò che ella pretendeva da me, senza ricorrer prima al tuo senno e alla tua esperienza. Vuoi tu ascoltarmi, ora? Parla; rispose il vecchio, senza smettere il cipiglio con cui era entrato poc'anzi.

Da Reggio hanno scritto che la marchesa Baldovini è incomodata, e che sua figlia non può lasciarla. Don Pietro chinò la fronte, e mandò un sospiro a bocca chiusa. Ma il nostro conte non ha bisogno di nessuno; soggiunse il medico, tornando ad accarezzare la fronte al ferito. Egli è soldato ed ha intorno i suoi fratelli.... la sua famiglia militare, non è vero?

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