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Il duca di Balbek fece sensazione al suo apparire nei saloni di Parigi. Non conoscendo ancora il suo teatro, seppe dissimulare. La sua mal pratica passò per riserbo; i suoi difetti per originalit

Lavandall dettò, Balbek scrisse: «Io dichiaro, in presenza dei sottoscritti, di aver rubato al giuoco in casa del principe di Lavandall, oggiecc., ecc. Firmate. L'è fatto. Firmiamo a nostra volta. Tutti firmarono. Lavandall prese la scritta ed uscì con i suoi amici.

Il duca di Balbek era sempre della partita? Non ne avevano più bisogno. Per il momento, il re bastava. Laonde, quando, qualche mese dopo, la gravidanza della regina fu ufficialmente annunciata, alcuno non ne sembrò stupito. Quella donna era così bella!

Si valgono: la scelta sarebbe impossibile. Ma il risultato di tutto ciò non si fece attendere. Il duca di Balbek però, innanzi di mettersi all'opera seriamente, esigette, per iscritto, il mandato di cooperare ad assicurare la successione del re Taddeo. Suo zio, ministro del re Claudio, gli rilasciò questo attestato come pure la copia autentica della lettera di re Taddeo e della risposta di re Claudio. E gli è precisamente questo documento essenziale dell'affare, cui non ò, e che mi occorre. Le lettere dei due re, copiate da un gesuita disgraziato, non

Parola d'onore, Morella sclamò il duca di Balbek alla fine si pranza da te come alla tavola del re. Il tuo champagne piagnucola. I tuoi intingoli sentono la predica della quaresima. I tuoi vini sono accimorrati. Facci dunque versare un fiaschetto di vieux gaiezza. Voi ne avete pieno il nappo rispose Morella. Voi non la scorgete dunque che quando la si spande sulla nappa?

Proprio! sclamò il duca di Balbek. Solamente, io vorrei che si definissero le mie funzioni presso di quella principessa. Perocchè, in realt

Il signor di Balbek sclamò infine, quasi suo malgrado, di una voce sorda e commossa: Grazia, Vitaliana, grazia!

Non mai il duca di Balbek si era mostrato a sua moglie più gaudioso. Aveva quasi dello spirito! La sua eleganza respirava la felicit

Non era stato difficile al duca di Balbek di apprendere il nome del mago che lo aveva fatto svegliare in casa del conte di Alleux, quando si rammentava con delizia su qual guanciale si era addormentato. Gli bastò interrogare Lisa, la cameriera di Morella, la quale, descrivendogli le due persone che erano venute a cercarlo, ed il colore della livrea dei domestici, gli rivelava e spiegava tutto.

Lo so. Ma altresì, io non agisco d'appo i suoi ordini. Ecco il mio avviso, signore. Il vostro governo è avverso alla regina Bianca, favorevole a quell'abbominevole principe di Tebe di cui l'elemento vitale è il delitto e l'abbrutimento dei popoli per mezzo del clero e dalle fraterie. Questi documenti, nelle vostre mani, potrebbero servire ad un compito più fatale di quello del duca di Balbek. Egli vuole quattrini; voi volete confiscare la libert