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Aggiornato: 25 maggio 2025


Nobil signor: una de duo farai: O ch'io tornerò a lei: un'altra volta: O ver: personalmente: tu anderai: Che da doglia per te divengo stolta. No. Aymè: animo: e ingegno: n'harrei mai: lingua: in dir una parola: sciolta: Anzi: in quel ch'io gli havesse il parlar porto Resteriama nel petto: il spirto morto.

Nob. Madonna salutarte. aymè vorei Ma perché basso i' son. a tua eminentia Prego per me supliscan gli altri Dei. Mandai dinanti. a tua regal presentia Ad offerirmi con parlar discreto E tu. gli desti come sai. licentia. Ma se 'l messaggio mio. fido & secreto Non hebbe. qual credea. da te risposta Forsi ch'io mi farò più tristo. o lieto Se l'humil dir mio non ti noce. e costa. E se fra le più belle. hai sola il vanto Meglio che al messo: a me serai disposta Sappi. dapoi che udio. tuo dolce canto. Di quello. e tua belt

Ma non esser, tanto dura Che potraite un pentire Spiace al ciel e la natura Far a torto, un huom. languire: Aymè sento, che al morire Tua beltade, mi conduce: Dapoi notte vien la luce. Ioventute presto passa: Tanto se ha quanto, se accoglie: Quella pianto, e ciaschun, lassa Che non frutta se non foglie: Però adempi ognun sue voglie Fin che 'l tempo in lui riluce. Dapoi notte, vien la luce.

No. Aymè, che cosa è quel che dirti sento: Donque per troppo amar, merito questo Dhe dio quando ser

Ch. aymè, che mai Non finirei miei guai, e più mi strugge Che tua belt

Chyreresis sente Rustico: & dice a le sue donzelle Chy. Sento cantar levate, e quiete andiamo Ad che fuggi s'io t'amo, ah volto adorno Siatele tutte intorno. Rus. aymè, che fate. Chy. Per niente nol lassate. Rus. hor su, che vuoi. Chy. Sol veder gli occhi tuoi, e il caro viso. Rus. O, o, che ioco, riso, e piacer sento Guardami i' son contento acio me lassi. Chy.

No. Aymè che 'l non mi vale: amor priegi par thesor la piegi: miei pianti O infortunati amanti: o sorte: adversa Che piet

O mia disaventura, o vita accerba Che esta ingrata, e superba, mai si mova Anci il pensier rinova: più severo: Ma pur, quantonque mai, giunger non spero Non sia ch'io resti ognhor, scoprir mia fede Mia servitute, e l'amor mio senciero Fin qui premiato, aymè, di rea mercede E doppo il pianto doloroso, e fero Qual mostra quanto l'amo, e lei nol crede E le dolenti notti, e i giorni bui Che mi fan dir tapin, chi son chi fui.

Dhe perché son tuoi passi, tanto in fugga Voi tu ch'io mi distrugga: ah crudel orso Se me puoi dar soccorso, con un sguardo. Rus. Non più che 'l tempo è tardo, e gir men voglio. Chy. Aymè, non tanto orgoglio: crudo sei. Ru. Lassate, i panni miei. Chy. serai lassato: Ma prima a te mio stato, i' vo scoprir. Rus. Parla non mi tenir la mano adosso. Chy.

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