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È un fanciullo avido d'amore, perchè credo che il padre e la madre lo amino alquanto bizzarramente. Nicla fu commossa dalle parole buone, offerte con semplicit

Non era meno avido di sensazioni che di cognizioni. E sognava in quella baraonda ch'era ormai per lui la vita, sognava i suoi sogni, e si faceva a poco a poco impenetrabile. Aveva portato per lunghi mesi nel cuore il desiderio di tornare da Nicla, e negli occhi la visione della fanciulla; e non ne aveva parlato che nei primi giorni di lontananza. Poi sdegnando di supplicare invano, s'era taciuto.

Ah! quel tappeto! Tutto a fiori e ghirlande di vivacissimi colori, con le tinte così perfette da far bene a un occhio avido d'armonia, e poi così dolce al tatto, così soffice sotto i piedi! Come era possibile non inginocchiarsi sopra un tal tappeto, davanti una donna come la marchesa?

Egli aveva stretto con mano forte le redini del governo ed avido di dominare sul deserto, di essere padrone delle grandi vie, che conducono al suo interno, per poter taglieggiare a piacimento le carovane ed imporre loro le tasse che voleva; per diventare il padrone del paese, aveva dato battaglia ad una tribù finittima e che gli era rivale, l'aveva debellata ed era stato senza misericordia coi vinti.

E vorrei anche persuadermi che gli uomini non sono tanto piccini, miseri, come mi paiono, e che questa vita vale qualche cosa, vale la pena di essere continuata, in questo o in un altro mondo. Io pendevo dalle sue labbra, avido di penetrare il segreto del suo cuore.

Quest'allusione so a chi è diretta, ma ti ripeto, mamma, che quell'uomo, che tu hai veduto uscire di qui, mi s'impone per la forza delle circostanze. E tu imponiti a lui con altri mezzi, che non ti possano nuocere; deve essere avido e bisognoso; un uomo ricco ha sempre modo di obbligare uno che non è, e che vuol esserlo.

"E non potrebbe darsi," domandai sempre avido di notizie poetiche, "che un giorno la Zelanda non esistesse più?"

Così pure d'Estrigaud è fratello di Vernouillet, personaggio della Question d'argent: è l'uomo senza cuore e senza coscienza, il cinico avido e depravato, colla sola differenza che d'Estrigaud è più elegante, più sibarita, più cortigiano, e Vernouillet più volgare. Torniamo al Demi-monde.

E perchè l'Europa potesse fraintendervi avido, più che d'onore, di preda, accettaste offesa mortale all'Italia ed a Voi che la Lombardia vi fosse trasmessa come feudo di seconda mano dal Signore straniero. Sire, un privato a' tempi nostri non soffrirebbe l'oltraggio.

«Da bravo, maestro Giacomo, fatemi udire qualcuna delle vostre buone inspirazioni. Io sono avido d'imparare. «Bella avidit