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Chi mi chiama?.. interrogò il Duca riscuotendosi a un tratto. Povero giovane, ve' come lo ha concio la passione! Giuoco, che voi non avete inteso parola di quanto abbiamo favellato fin qui Olimpio ed io? Il Duca abbassava la faccia, e arrossiva. Per concludere, Olimpio, bisogna che tu la levi, e la porti col

Dal mattino, dall'arrivo del padre che li aveva uniti in un abbraccio, erano costretti a darsi del tu, a chiamarsi per nome, ad usarsi quelle affettuose compitezze che sono di due sposi ancora innamorati: e per una parola, per una intonazione di voce, per un ricordo fuggevole del passato, Guido impallidiva, Emma arrossiva ed un imbarazzo visibile regnava fra loro.

Arrossiva di amare; col suo volto, coi suoi modi parevagli debolezza; e quando doveva pure dirla questa parola che Dio ha scolpito nel cuore delle sue creature, balbettava e mi guardava nel volto temendo che io lo canzonassi.

«Meno male che il signor Carlo le ha tenuto compagnia. A quel riavvicinamento io sentii che il cuore picchiava più forte, e mi avvidi che la vedova arrossiva. Se ne andò; me ne andai subito dopo...

Sissignore, sua madre. Impossibile, bella mia borbottò come si fa? Dovreste tornare. Tornate.... tornate lunedì, che c'è udienza, non è vero Mazzia? Mazzia guardava difuori. Non udì e non rispose. La vedova arrossiva. Cacciò lentamente la mano nel grembiale di Nannina. Perdonatemi balbettò io gli avevo portato... gli volevo lasciare... queste mele... perdonatemi.... Date qua disse il vecchio.

Non vi è certo più di una donna al mondo che abbia insieme il merito d'inspirare la lode e lo spirito di ricusarlaEd i suoi occhi si voltavano ancora verso Emilia, la quale arrossiva sempre più per la zia. Ma bravo signoredisse la Cheron, «io protesto che voi siete Francese. Non ho mai udito uno straniero esprimersi con tanta galanteria.

Da quelle sue dita maestre uscivano lavori delicatissimi, che il bravo Michele, per mezzo di certe conoscenze, trovava modo di spacciare presso qualche merciaio; e a volte, quando si trattasse d'opere più vistose e più fini, non arrossiva di metterle in lotteria.

Però, siccome non era certa che l'amore fosse o no un peccato grave, così si teneva bene stretto il segreto nel piccolo cuore; si nascondeva, credendo far male; chinava i grandi occhi ed arrossiva più che mai. Invidiava la franchezza delle sorelle ed avrebbe voluto dirgli una parolina dolce; ma aveva tanta vergogna, tanta vergogna!

Proruppe infatti, con fragorosissimi applausi e chiamate: Fuori l'autore! Fuori l'autore! appena la tela venne giù. Si udì una voce: Zitti, cretini! Era quella di Ettore Socci, allora non onorevole, ma sempre colta e brava persona, che arrossiva e s'indignava pei suoi confratelli politici e pel suo amico Cavallotti.

Lui, alle volte, impacciato; lei arrossiva vedendolo e abbassava gli occhi; ma anche senza guardarsi si sentivano... Erano sempre poco lontani l'uno dall'altra; nelle passeggiate, alla villa o lungo il mare, Giorgio offriva sempre il braccio a Lalla, e Lalla lo aspettava, camminando innanzi sola... senza accettare il braccio degli altri.