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Aggiornato: 7 maggio 2025


Le cose bianche in quella luce mite assumevano una straordinaria bianchezza, una candidezza di neve. Una vacca di lontano, la camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina risplendevano come in un plenilunio. Sei triste mi disse Federico dolcemente. , amico mio: molto triste. Dispero. Seguì ancora un lungo silenzio. Dalle fratte stormi d'uccelli si levavano frullando.

Era così felice d'essere agricoltore, di possedere la sua terra; amava tanto i suoi campi, la sua casa, la sua Umbria, la sua Italia, questa terra, che gli aveva dato la vita e della quale egli si sentiva figlio, rampollo e parte; fibra del corpo amoroso di lei, ed era grato a Dio, che lo aveva voluto figlio d'Italia, agricoltore assiduo, che gli aveva dato una patria, una famiglia, la sua fede.

E così il capitano Bonifazio congiurava senza pericoli, e senza suscitare il minimo sospetto faceva parte d’una vendita di carbonari. La sua corrispondenza politica non era mai affidata alla posta, e gli arrivava sempre per mezzo di amici, o di messi speciali. Nel mese di maggio del 1820 il capitano Bonifazio dovette recarsi in Polesine per intelligenze con quei Carbonari, e poi a Milano per riferire ai capi della setta lombarda. Domandò il passaporto pel regno Lombardo-Veneto col pretesto di fare un viaggio agricolo, nel quale si proponeva lo studio di alcune colture speciali, che facevano difetto nella provincia di Treviso, come quelle del canape e dei prati a marcita. Il maestro Zecchini fu chiamato alla Polizia per le necessarie informazioni. Egli assicurò il commissario che il signor Bonifazio era un appassionato agricoltore, che aveva gi

Il colono rappresenta l'ultima trasformazione dell'emigrante. Diventando colono, lo straniero cessa virtualmente d'essere straniero, perchè si attacca definitivamente alla terra. Il colono è la vera forza. Fare d'ogni emigrato agricoltore un colono, questo è il problema che la Repubblica Argentina s'impone; ma la sua soluzione finora non fu cercata che fra i miraggi della teoria.

Tutta la sua energia da quel punto vien meno; ei si rimprovera i suoi sforzi, vergognasi del suo errore e delle sue illusioni, abbandona ogni intrapresa, e col cuore straziato ei corre a nascondere il suo scoramento in un qualche luogo solitario, in una qualche villa remota, ove si fa agricoltore od artiere. Ne ho vedute io pur tante di queste ammirabili angosce, di queste acerbe abdicazioni!

Sandrino gettò le braccia al collo di suo zio... e all'indomani partirono. Un mese dopo Sandrino ritornava al suo villaggio con un magnifico presente dello zio ministro all'Annina, che col pieno consenso paterno diventava sua sposa. Era beato d'aver veduto Roma... e d'essere tornato a casa, e si mise sul serio ad utilizzare i suoi studi di naturalista diventando un ottimo agricoltore.

Provatevi a interrompere un agricoltore che parla di un prato di marcita, o un veterano che descrive un campo di battaglia!

Egli lo aveva rialzato, si era preso cura di lui, gli aveva offerto cibo ed una ciotola di latte. L'uomo aveva bevuto avidamente il latte; aveva divorato il pane, la carne, e raccontato all'agricoltore la propria sventura. Egli era stato pure un agricoltore assiduo, laborioso.

Erano piene di guerra queste convalli in cui ora s'ode l'umile belato delle agnelle; dove ora s'asside lo stanco agricoltore all'ombra, onde ristorar le forze vinte dagli agresti lavori, gi

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