United States or Iceland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Oramai quelle stereotipe figure d'usurai, dagli occhi grifagni, dal naso adunco, dalle dita adunche, e tutto il resto idem, come ne' contrassegni d'un passaporto, alle quali ci avevano assuefatti gli antichi romanzieri, vanno lasciate da banda. Siamo nel secolo delle vaporiere e dei telegrafi; le distanze spariscono, anche quelle tra galantuomini e birbe.

Voglio dire, monsignore, che quel tal individuo, quel Curzio Ventura, il cui nome non deve figurare nella sentenza, è stato arrestato ai confini. Arrestato ai confini? Mentre faceva ritorno nello Stato Pontificio con abiti falsi, e falso passaporto. E dove si trova adesso?

E senz'altre parole, che troppo gli costava il parlare, le porse il passaporto traditore. Oh, bravo! esclamò Teresa; questo , ch'è un regalo che mi piace; e la ringrazio, don Omobono, e Dio le ne renda merito. Guarda, Teresa, un passaporto per andarmene dagli Stati del Papa. Io ritornerò a Fermo, e anche tu ci verrai.

Il visconte, leggermente turbato, riflette un istante e poi disse: È strano che in un paese tanto vantato pei suoi civili costumi, sussista ancora la barbara usanza di chiedere il passaporto ai forestieri che si presentano alle porte; più strano ancora che questa formalit

Salvatevi, fuggite, se potete, ma non fate uso di quel passaporto: quello è il segnale per farvi arrestare, per portar via i vostri figli. Ah! gridò Lucia, correndo a raccogliere i suoi figliuoli in un gruppo, che abbracciò in ginocchio. E lei me l'ha portato! disse poscia verso don Omobono. Fui costretto! me l'avevano comandato!

E gli chiesi che cosa volesse da me. «Un passaporto e un po' di danaro. «Gli diedi mille franchi e gli dissi che avrebbe un passaporto in Ticino. «Fin l

Ma tutto questo, oltre all'essere micidiale, sarebbe anche inutile; perchè lo pseudonimo, come passaporto, come legge, come istituzione, è una gloria della letteratura moderna.

Al disotto di Arce vi è una dogana, denominata le Muratte; ivi mi fu chiesto il passaporto, ma fortunatamente non mi fu visitato il bagaglio.

Il mio impresario mi aveva procacciato non so quante lettere commendatizie, fra cui una pel console marchese Laureati residente in Grottamare. Il marchese doveva porre il visto al mio passaporto. Appena sceso dalla carrozza, mi recai alla casa del console.

Marta tacque un po', e poi: Era bella? Simpatica. Bionda o nera? Nera. Alta? Così così. Altro silenzio. Grassa? Oh!... non so, non ricordo, non mi pare. Aveva le mani piccole? Ma è un passaporto quello che mi chiedi. Parola d'onore, ci pensi più tu in cinque minuti di quello che ci abbia pensato io durante un anno intero. Ciò vuol dire che non l'amavi come ti amava lei!