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Aggiornato: 11 ottobre 2025


Ma voi siete pregati di credere, o lettori discreti, che questa esclamazione fu fatta con gli occhi. Con gli occhi, ripeto, quando essi parlano, lampeggiando l'idea, e le labbra si contentano di mormorare un suono indistinto, il suono del desiderio, della giaculatoria, della adorazione, dell'estasi, o di tutte queste cose insieme. Capitolo VII. Al lago della Ninfa.

Fiesole dipinse in S. Marco anche la discesa di Cristo nel Limbo, dal quale egli trae i patriarchi: un quadro di grande finezza di colori. Non meno interessante è la sua «Adorazione dei Re Magi», uno dei pochi suoi quadri, nei quali sviluppa una certa gaiezza e variet

Ella era, giusta la frase culminante della adorazione mascolina, un angelo sceso in terra, ma un angelo femmina, s'intende, a cui fossero state recise le ali per tornarsene in cielo. La qual cosa, quanto sia vera per gli angeli, dicano i teologi.

E parlò lungamente, con grande scioltezza di scilinguagnolo, in quel suo strano idioma, così ricco di dittonghi e di suoni gutturali; parlò lungamente, facendo inarcare le ciglia del re di Bohio, che di tanto in tanto si volgeva a guardare gli stranieri, chinando la fronte e levando le palme, in atto di adorazione.

Quel mio stato di muta adorazione, Fausta, nei primi istanti lo interpretò per freddezza. Come farla partecipare ai miei sentimenti, alle mie idee? Temevo di non sapermi esprimere e di non essere compreso. Questa convinzione mi impediva di parlare. Che importava infine? Sapevo di essere la Volont

Era in certe cose ingenuo e schietto come un bambino. Rimasto orfano da ragazzo e allevato da una zia con cure materne, egli nutriva per quella sua parente un sentimento di vera adorazione, le scriveva continuamente, ne parlava sempre con profonda tenerezza. Quando si occupava di politica, invece, diventava un altro uomo, irrequieto, nervosissimo, qualche volta violento e intrattabile.

Al brav’uomo era durata una tale adorazione per la memoria paterna che guai toccargliela. Ridurre le spese ostensibili, rinserrarsi in una vita più modesta, confessare cioè che veramente il patrimonio era scemato, e che il morto l

La Cammilla?... Egli l'aveva sempre vista, senza curarsene punto poco; non gli era mai piaciuta, non l'amava. No; sentiva di non amarla; non l'amava. Era stato un turbamento, un capriccio. Sopito l'eccitamento dei sensi, la Cammilla era ritornata quella di prima, indifferente, anzi seccante per le sue premure e per quegli occhi sempre facili al pianto e sempre in adorazione.

Il giovane la guardava, orgoglioso, felice d'inspirare tale passione in un cuore così nobile, di veder accettata, prescelta la sua adorazione da una donna di tanta bellezza.

Per molti anni egli tenne celato questo amore, contentandosi di muta adorazione e della proferta di uffici che la damigella non accettava mica con fierezza. Ella sembrava anzi incoraggiare l'ardimento nel giovane di qualche occhiata carezzevole, che era quanto dire in una corte di santi, dove l'amore veniva considerato come peccato. Dopo l'avventura dell'imperatore, Goccelino si fe' più ardito.

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