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Aggiornato: 15 maggio 2025
Ugo da San Vittore e` qui con elli, e Pietro Mangiadore e Pietro Spano, lo qual giu` luce in dodici libelli; Natan profeta e 'l metropolitano Crisostomo e Anselmo e quel Donato ch'a la prim'arte degno` porre mano. Rabano e` qui, e lucemi dallato il calavrese abate Giovacchino, di spirito profetico dotato.
Or se tu hai si` ampio privilegio, che licito ti sia l'andare al chiostro nel quale e` Cristo abate del collegio, falli per me un dir d'un paternostro, quanto bisogna a noi di questo mondo, dove poter peccar non e` piu` nostro>>. Poi, forse per dar luogo altrui secondo che presso avea, disparve per lo foco, come per l'acqua il pesce andando al fondo.
Io sono il comandante della rôcca di Procida, questi i miei uffiziali, principiò il maggiore: ci recammo qui per prestare omaggio al plenipotenziario di Garibaldi. Quindi si avvicinarono per baciarmi le mani. Io le ritrassi dispettosamente dicendo: Non sono un padre abate! E il maggiore: Eccellenza, noi teniamo moglie e piccirilli; battuto Francesco II, ci accostammo al governo nazionale.
Da quell'uomo di gusto che egli era, il falso abate rilevò il capo, e posando dinanzi alla contessa in atteggiamento da Levita crucciato: Signora, le disse, se ciò che voi asserite è la verit
Molto strano il vedervi afflitta così, mia buona figlia, riprendendo il discorso aveale detto il padre abate: spero però che il vostro stato sia effetto della stanchezza della passata notte. Tutto il contrario, mio buon padre; io non ho ballato che due sole volte. Che è mai dunque? Un peso orribile, mio buon padre, un peso proprio qui in fondo al cuore mi debilita, mi annienta.
« Fratel caro, perchè mi è noto che le mie fortune ti recano gioia smisurata, quanto l'amore che mi porti, ti partecipo che la munificenza di Enrico IV mi ha eletto arcivescovo di Ravenna. Egli rise assai, allorchè mi gli presentai a Goslar, e gli raccontai della caritatevole trappola, cui mi avevi tesa con quel fedel duca di Puglia e quel bietolone di abate di Cluny.
POPE, Lettera di Eloisa ad Abelardo Il verso citato è tolto dalla versione italiana, fatta con assai bel garbo in terza rima dallo abate Conti.
Questo è il segnale che nel 1866 l'egregio abate valdostano Giovanni Pietro Carrel e l'illustre esploratore genovese Enrico D'Albertis ponevano per segnalare il limite inferiore del ghiacciaio di Valnontey.
Parola Del Giorno
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