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Aggiornato: 19 ottobre 2025
77 L'arme che fur gi
Prima, di quanto di Frontin le avenne con Rodomonte, l'ebbe a riferire; poi di Ruggier, che ritrovò alla fonte con Ricciardetto e' frati d'Agrismonte: 77 e che con esso lei s'era partito con speme di trovare il Saracino, e punirlo di quanto avea fallito d'aver tolto a una donna il suo Frontino; e che 'l disegno poi non gli era uscito, perché diverso avea fatto il camino.
77 Con qual rumor la setolosa frotta correr da monti suole o da campagne, se 'l lupo uscito di nascosa grotta, o l'orso sceso alle minor montagne, un tener porco preso abbia talotta, che con grugnito e gran stridor si lagne; con tal lo stuol barbarico era mosso verso il conte, gridando: Addosso, addosso!
Nel r. archivio di Napoli, reg. seg. 1291, A, fog. 4, a t. Questa narrazione è ritratta da' seguenti contemporanei, che portanla con poco divario tra loro: Bart. de Neocastro, cap. 76, 77. Nic. Speciale, lib. 1. cap. 27. Saba Malaspina, cont., pag. 404 a 408. D'Esclot, cap. 119 a 127. Diario anonimo, nella Raccolta di cronache del regno di Napoli, da' tipi del Perger, tom. I, pag. 109.
76 Scende alla spalla; e perché la ritrovi di doppia lama e di maglia coperta, non vuol però che molto ella le giovi, che di gran piaga non la lasci aperta. Mena Sobrin; ma indarno è che si provi ferire Orlando, a cui per grazia certa diede il Motor del cielo e de le stelle, che mai forar non se gli può la pelle. 77 Radoppia il colpo il valoroso conte, e pensa da le spalle il capo torgli.
77 Dove, speranza mia, dove ora sei? vai tu soletta forse ancor errando? o pur t'hanno trovata i lupi rei senza la guardia del tuo fido Orlando? e il fior ch'in ciel potea pormi fra i dei, il fior ch'intatto io mi venìa serbando per non turbarti, ohimè! l'animo casto, ohimè! per forza avranno colto e guasto. 78 Oh infelice! oh misero! che voglio se non morir, se 'l mio bel fior colto hanno?
77 Se 'l dubbio di morir ne le tue tane, Svizzer, di fame, in Lombardia ti guida, e tra noi cerchi o chi ti dia del pane, o, per uscir d'inopia, chi t'uccida; le richezze del Turco hai non lontane: caccial d'Europa, o almen di Grecia snida; così potrai o del digiuno trarti, o cader con più merto in quelle parti.
È diviso in 114 capitoli che portano la data della Mecca e di Medina, e sono chiamati questi capitoli sura. Sette sono i principali testi del Corano: due di Medina, uno della Mecca, uno di Cufa, uno di Bassora, uno di Siria e l'Alcorano volgare. Uno contiene 6000 versetti, gli altri 6200 e anche 6236, ma tutti contano 77,639 parole e 323,015 lettere.
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