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Ma di bellezza singolare è il busto della Repubblica improntato sul mezzo tallero, il cui diametro è m. 0,033, e il cui tipo è uguale a quello dell'intero, sminuito necessariamente nelle proporzioni. Non conosco di questo spezzato del Loredan altr'epoca che quella 1756. Le memorie di zecca ci conservarono la cifra de' talleri battuti sotto il Loredan, cioè

dall'anno 1756 all'11 aprile 1750 talleri n. 137,973. 1/2. dal 9 novembre 1761 in appresso, talleri n. 24,255. 1/2.

Questa moneta ha nell'intero un diametro di m. 0,040, e reca nel suo diritto un busto di donna coperta d'ermellino le spalle, del berretto de' dogi il capo, e rivolta di profilo alla destra del riguardante; all'intorno le gira la epigrafe RESPUBLICA VENETA. Nel rovescio, entro uno scudo, ricco di cartocci nel suo ornamento esteriore, sorge il leone alato e nimbato, rampante verso la sinistra e che tiene nelle zampe anteriori aperto il libro de' Vangeli; gli gira intorno la leggenda FRANC : LAUREDANO DUCE 1756 (in altri esemplari 1761). Il contorno del pezzo è formato di linee parallele inclinate. Due tipi diversi conosco del diritto di questa moneta, oltre la variet

Non inutile mi sembra l'aggiungere che il Guicciardi fu di una famiglia nobile di Tresivio, ma nacque accidentalmente in Lugano il 26 febbraio 1756: fatti gli studi di legge, si volse ai pubblici uffici, e fu dapprima luogotenente del Vicario in Sondrio, poi delegato presso il Pretore in Morbegno, e non ancora trentenne fu chiamato nel 1785 alla piú eminente carica amministrativa che fosse nella Valtellina, quella di cancelliere di Valle.