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Questa ed altre ideali concezioni d'avvenire, erano state bruscamente travolte, poichè non nella villa con molti palmizii, ma la voce d'Emilia sarebbe diventata intima e flessuosa in un'alcova ignota, per un uomo ignoto.... Senta! Senta! gridava la fanciulla, rivolgendosi a Cesare e additando le ondate furibonde che si gettavano contro la spiaggia. Sembrano colpi di cannone!

Ma fra tutte le sale è notevole quella di Filippo II; una cella meglio che una sala, nuda e squallida, con un'alcova che risponde all'oratorio reale della chiesa, in modo che dal letto, tenendo schiuse le porte, si può vedere il sacerdote che dice la messa. Filippo II dormiva in quella cella, vi fece la sua ultima malattia e vi morì.

Ma, nel tempo medesimo, confidavo nel "semplice atto silenzioso" che, o prima o poi, doveva distruggere l'ostacolo e rendermi felice. Come mi piaceva intanto la camera di Giuliana! Era tappezzata d'un tessuto chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiaditi, e aveva un'alcova profonda. Come la profumavano le spine albe!

Era una vasta camera, in fondo alla quale si apriva un'alcova, dove stava il letto conjugale. Due sole porte erano in quella stanza; l'una comunicava col resto della casa per un andito, nel quale a pochi passi era l'uscio della camera del padre: l'altra porta metteva nelle due camere in cui dormivano i bambini. Matilde spense il lume e cercò dormire, ma il sonno fu ribelle.

Le tappezzerie formavano come un'alcova intorno alle seggiole di Federico e del conte, e comprendevano nella specie di circolo da esse tracciato anche Camilla, che stava un po' più lungi. L'ambiente, l'ora, il luogo invitavano davvero a parlare di cose delicate e segrete.

Vi si respira un'aria pura come sulla cima d'una montagna, vi si sente una fragranza confusa di mirti e di rose, e non vi arriva altro rumore che il mormorio del Dauro che si rompe tra i macigni del suo letto dirupato, e il canto di migliaia di uccelli nascosti nella folta verzura della valle; è un vero nido da innamorati, un'alcova pensile per andarvi a sognare, una loggia aerea per salirvi a ringraziar Dio d'esser felici.

S'era saputo che anche quel signore, un conte, il conte Filippo Vagli, il quale frequentava la casa da amico intimo, anch'egli era stato assente da Venezia tutto il tempo ch'era mancata Loredana.... Come s'era saputo? Per quella misteriosa catena di parole e di chiacchiere, che ha talvolta il primo anello in un'alcova e l'ultimo in una bottega.

La donna amata da lui, era per altri; la plastica di quell'impareggiabile corpo sul quale i suoi occhi s'eran posati nella deliziosa trepidanza dell'intuizione, doveva svelarsi intera a un altro uomo; in un'alcova ignota, la voce d'Emilia sarebbe diventata intima.... E la sinfonia classica dei bottoni che si slacciano? La visione della donna soffusa di bianco nel pulviscolo lunare?

Alla luce dei doppieri i capegli d'oro e gli occhi desiosi della bella prigioniera sfavillavano; il molleggiare delle carni dava immagine di donna viva, e quella bianca cortina che di consueto nascondeva il quadro, tirata discretamente sui lati, faceva credere al riguardante che egli fosse davvero il furtivo testimone dei voluttuosi segreti di un'alcova pagana.