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Un pezzo di grossolana stoffa di cotone stinta dall'uso impediva che gl'indiscreti potessero vedere da fuori quel che si faceva l

Il piccino lo avevano dimenticato sotto la porta del cortile. Egli sedeva, al sommo della scala diruta, nel suo seggiolino, con le manine sui bracciuoli. Sulle ginocchia aveva la ciambelletta di Gaetanella, mangiucchiata mezza: aveva un piccolo grembiale bianco, le scarpette molto vecchie, una vesticciuola scura, stinta, troppo grande per lui.

E stese le mani, prendendo le mani di Pietro, intrecciando le dita, facendo forza per attirarlo a , dimenandosi mollemente: Vieni qui! Pietro, fissando l'immagine stinta, scrostata dell'altare, esitava.... Era rispetto?... Era timore?

Uno dei più gentili e forti patriotti d'Italia, il capitano Fara-Bon! e lo fermò dinanzi a una vecchia fotografia stinta, sbiadita: un signore con una gran barba, e in testa un berrettone di pelo. Chi è? domandò il Casalbara.

Sandrino, quell'ultima sera, fu più ardito del solito; ma a prezzo di uno sgomento che lo invadea tutto quanto. Per avvicinarsi di più alla fanciulla che, ritta su di uno sgabello, col volto quasi appoggiato ai bastoni dell'inferriata, si distaccava con tutta la figura bianca dal fondo oscuro, come una Madonna nell'aureola stinta d'un vecchio quadro, egli, che a quella sua Madonna credeva, si era rizzato in punta di piedi: era passato colle braccia fra i regoli; con una mano stringeva quella di Lalla, e coll'altra cercava di toccare, temerit

Non riuscì a fare una diagnosi precisa, parlò d'elmintiasi e diede il chinino, prescrivendo di ripetere di tre in tre ore la dose. Scese la notte. Il conte, che non aveva gustato cibo mutato abito, vegliò, seduto in una poltrona stinta e senza molle. Alle dieci di sera e al tocco dopo mezzanotte diede nuovamente il chinino; la febbre scemava rapidamente; al levar del sole era cessata.

La strada volgeva per una collina solatía piantata d’olivi, discendeva per una terra irrigua messa a pasture, e risalendo tra i vigneti giungeva alle fattorie di Sant’Apollinare. L’asino camminava innanzi, con le orecchie basse, a fatica: una frangia verde tutta logora e stinta gli batteva le coste e i lombi; nel basto luccicavano alcuni frammenti di lámine d’ottone.

Ad uno di essi toccò fra le altre cose un astuccio di una forma bizzarra in cuoio lavorato, evidente provenienza di qualche bazar di Oriente. L'astuccio era largo poco più di un palmo, chiuso con un cordoncino di seta stinta ed emanava un profumo misto di essenza di rosa e di tabacco fino.