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Ma! sospirarono i colleghi con quell'accento di simpatia discreta che le persone educate hanno sempre a loro disposizione come la moneta spicciola che si tiene nel taschino della sottoveste. Il treno divorava lo spazio. Col berretto calato sulla fronte, l'onorevole Orsara russava, Cataldo e Francioni sonnecchiavano a occhi aperti.

Niente di politica spicciola, di quella che si vorrebbe gabellare per politica grande: niente pei diritti temporali del Papa, e niente contro la miscredenza del secolo: a farla breve, nessuno dei luoghi comuni, esercizi retorici e pistolotti della poco sacra eloquenza dei sacri oratori del giorno.

Avrei potuto parlare di letteratura, argomento che oramai è da tutti, grazie all'assiduo lavoro della critica spicciola, che c'istruisce per due soldi la settimana, e ci fornisce anche, bont

Sfogato nell'esordio l'impeto lirico, fatto sicuro, ormai padrone di , ma rivolgendosi sempre verso Gesualdo Arcangeli che con degli.... sst.... formidabili imponeva il silenzio, Cantasirena, colla parola lenta, scolpita, dalle vocali aperte e sonore, entrò nell'argomento, diffondendosi nell'esposizione tecnica e finanziaria, parafrasando "buttando in moneta spicciola" come diceva il resocontista delle Risorse Italiche, il colossale, il grandioso progetto della Navigazione Cisalpina.

E dovette consacrarsi esclusivamente alla letteratura spicciola, agli articoli leggeri, brevi, divertenti, alle novelline in due numeri, ai lavoretti minuti, alla chincaglieria che il pubblico preferisce alla coltura: se no, niente.

Non men grave la berlina, che variava in ragione dei delitti, delle giurisdizioni e del capriccio del giudice. Ordinariamente però il boia conduceva a mano la mula e di tanto in tanto chiamava il pubblico con isquilli stridenti di tromba. I birri gli davano braccio forte, e dove un tempo, per la divisa comune, si confondevano con gli artigiani, dal 1774 destavano un senso di timore con quel giamberghino rosso, e quella loro giamberga turchina, sul cui petto splendeva minacciosa l’aquila inargentata. Un lordone, ossia uno della nazione lombarda, di S. Orsola, veniva condotto in giro sopra un asino per mercimonio di moneta spicciola, e portava legato al collo un sacco di cosiffatta moneta . Ma egli era più fortunato di quel cancello (vetturale), a cui per essere andato a cavallo in citt