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Opera strana e forte.... opera di una scrittrice fortissima, tutta ardente di una irresistibile passione.... Massimo Bontempelli nel =Secolo=. .... Poesia e teatro di primissimo ordine.... =La Sera=. .... Dal breve racconto della vicenda si vede quante bellezze siano nell'audacissimo dramma. L'autrice ha involto un problema di aspro materialismo in una atmosfera purissima di poesia.

Come metodo d'arte, la scrittrice si serve di preferenza dell'analisi e della narrazione; se questa riesce necessariamente poco animata, l'altra è molto penetrante; quantunque, in qualche punto, non vada esente da artificiosit

C'è un capitolo del romanzo La Tribuna intitolato: Il carnevale delle sigaraie. La scrittrice aveva assistito, anni avanti, allo spettacolo col

Il romanzo, non ostante anche altri difetti, rimane però opera forte e seria e fa davvero onore all'ingegno della giovane scrittrice. Si vede ch'ella ha gi

Ma l'ambizione che si volge ad alti fini non è vizio, è virtù, e solo gli spiriti gretti possono farla oggetto dei loro sarcasmi. E non era forse anche lei, Diana, inconsapevolmente ambiziosa? Non si lasciava montar la testa da Miss Olivia, non sentiva risorgere i desideri lungamente repressi, non vagheggiava la gloriola di scrittrice e di romanziera?

E scrisse Pasqual Lopez, autobiografia d'uno studente di medicina, con lo stile un po' arcaico e ricercato messo allora in voga dal Valera come reazione contro la sciattezza di lingua e di stile che deturpava la letteratura castigliana. La scrittrice però si ricordò in tempo del precetto del favolista spagnuolo di non parlare oggi come al tempo del Cid Campeador.

Prima ancora che la lunga e scomposta lettera di Massimiliana, nelle cui frasi spezzate e contorte si traduceva lo spasimo della scrittrice, avesse rivelato il secreto dell'amica alla contessa, costei aveva gi

«Il vizio contro natura, dice la principessa Palatina, era la più grande passione del maresciallo di Villars,» e parlando del Duca di Orleans, fratello del re, la stessa competente scrittrice dice maliziosamente: «questo principe faceva le finte di avere un’amante, e di esserne innamorato, però questa donna se non avesse avuto altri amanti, non avrebbe certo perduto la riputazione, giacchè fra di loro non deve mai essersi passato nulla di biasimevole

Ho tracciato l'intreccio perchè svela gli intendimenti della scrittrice. La favola modesta, lo sviluppo dato in balìa al cuore che cede ed al fato che trascina. Una scrittrice quasi sempre accurata, simpatica sempre. Delle pagine robuste, senza ricercatezze e senza l'indomita ambizione, che hanno altre scrittrici, oggi sul piedestallo, di farsi credere, forti come un uomo.

Nella Cascina degli Ulloa i lettori troveranno qualcosa che ricorda la solitaria e vecchia Torre di Miraflores dove è passata la fanciullezza della scrittrice, che aveva una precoce inclinazione alla lettura.