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Ricordo che, quando si fece la gran fiera degli inondati del Veneto, il marchese passeggiava cautamente tra i banchi, carico di oggettini, di ninnoli, che aveva portato da casa, ma per fingere d'avere fatto di grandi acquisti: e con tutti quei curiosi impiccetti tra le mani, si pavoneggiava, tra il professore Massei e l'avvocato Bonfigli, il quale era appunto uno dei pochi che sapessero dell'avarizia del marchese.

Il contino Leonardo, dal canto suo, si pavoneggiava molto di queste sue nuove conoscenze, e quand'era in palco con sua madre nominava a una a una le vaghe giovinette di rango francese o italiano che volteggiavano sulla scena in vestito succinto.

Il ragazzo s'era cambiato in un bel giovinetto che si pavoneggiava un pochino nella divisa di colleggiale di panno turchiniccio con le mostre rosse, la bimba in una fanciulla, che, a cagione del suo sviluppo precoce, mostrava più anni di quelli ch'avesse realmente.

Quello è un grande artista! Che fortuna deve fare! È un fenomeno! E tutta la famiglia stava in ammirazione di quell'innominato che chiamavano sempre lui, e l'Ernesta si pavoneggiava, e godeva, come se si fosse trattato di lei stessa o di suo marito.

La seconda portava quella tale toilette, cara alle abitataci di Foria, dove il giallo si mescola col marrone a furia di losanghe, di strisce, di pieghe, di maniche differenti: imbroglio inestricabile. La terza si pavoneggiava in un abito bianco, cucito da lei, adorno di trina lavorata in casa, stirato in casa, rialzato da nastri multicolori; giusto un anno e mezzo di arretrato sulla moda.

Fra i primi a uscir dalla chiesa, notai Gian Luigi Sideri, pallidissimo, coll'occhio smarrito e atono: sembrò cercare qualcuno in mezzo alla folla, si diresse verso le carrozze da nolo ad interrogare i cocchieri, e a pochi passi da me, tornò indietro, senza vedermi. Giorgio Uglio vestito a lutto, impassibile, badava a dare ordini e a sorvegliare che nulla fosse dimenticato di quanto prescriveva l'uso in tali circostanze. Angela Tintaro venne poi, maestosa e raccolta, nella sua andatura di matrona..... Quindi mio suocero, Pietro Folengo, partito la mattina da Pallanza qualche ora prima di me, si pavoneggiava in una solennit