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Tu parli su per giù come mio zio osservò la Valdengo. Il barone Venosti Flavi? Tanto meglio. Ho piacere d'esser d'accordo col tuo più stretto congiunto, un uomo che t'è sinceramente devoto e a cui sta a cuore la tua riputazione. Figuriamoci! esclamò in tono ironico la Teresa. Non gli era, anni fa, saltato il grillo di sposarmi? Mi ricordo.

Uno dei mille è un'iperbole, lo so.... Ma la frase non è mia. A ogni modo, è noto urbi et orbe che tra Venosti Flavi e la Marvesi ci fu del tenero. Sar

Il barone parlava per conto proprio, o per incarico della Teresa? E come mai la Teresa si sarebbe confidata a un parente del quale non aveva nessuna stima, avrebbe scelto lui a intermediario d'una riconciliazione col suo amico più caro?... A ogni modo, poichè Venosti Flavi parlava del solo argomento che potesse interessare Vergalli, questi stava tutt'orecchi a sentirlo.

Venosti Flavi assunse le parti di confortatore. Coraggio, via, Vergalli.... Le volevate un gran bene, lo capisco, e beata lei se si fosse appoggiata interamente a voi.... Ma, in fine, bisogna farsi una ragione. Per me era una santa gemette il conte.

Il commendatore barone Amedeo Venosti Flavi, zio materno della Teresa Valdengo, console di un insignificante Staterello la cui rappresentanza senza recargli il minimo incomodo gli permetteva di avere uno stemma sulla porta di casa e d'indossare un'uniforme nelle cerimonie ufficiali, era un uomo di sessant'anni passati, alto, piuttosto corpulento, coi baffi e i capelli tinti e coi denti posticci. A malgrado di ciò, per la sua et

Non c'è da far pace quando non c'è stata guerra osservò Vergalli. Meglio, meglio ripetè Venosti Flavi, Ma quest'è un'altra prova che mia nipote è un po' squilibrata e ha bisogno più che mai dell'indulgenza de' suoi amici. Se ne avesse perduto uno come voi, sarebbe una gran disgrazia. Mario Vergalli taceva, smarrito dietro mille congetture. Perchè il barone Amedeo lo adulava in tal maniera?

, col marito.... Dopo le nozze d'argento, il viaggio di nozze.... A proposito, m'immagino che tuo zio Venosti Flavi t'avr

tra i cardinali principi in vermiglia cappa, che con ambigui sorrisi riguardavano la figlia de 'l papa, ne' contigui atrj i coppieri, adolescenti flavi che rispondeano a un nome sonoro ed arrossian come soavi fanciulle ed avean chiome lunghe, i coppieri d'Alessandro sesto tenean coppe d'argento entro la man levata, e con un gesto d'umilt

Buona sera rispose questa, ricambiando la stretta in modo da lasciargli comprendere che gli era grata del sacrificio. Di Reana la interrogò con lo sguardo; ella fece un gesto che significava: Siamo intesi. A domani. Indi sonò il campanello. L'ufficiale salutò freddamente il commendatore Venosti Flavi ed uscì.

Al tennis Edith, diafana e leggiera, volava come una saetta, giocando all'impazzata, ridendo tra i flavi capelli scomposti; ed aveva le guancie rosate diceva Nino come il cuore di una conchiglia. Alla sera Edith si abbandonò in una seggiola a dondolo, ed era pallida e dolce, che pareva una farfalla stanca. Non è vero, Valeria? disse Nino. E Valeria disse: E' vero.