United States or Cabo Verde ? Vote for the TOP Country of the Week !


Avevano la medesima sottana di lanetta scura, il medesimo scialletto nero, e sul capo, uso cuffia, il fazzoletto pur nero di maglia grossa, che annodato, stretto sotto il mento, lasciava appena sbucare la loro faccetta tonda, col naso grosso, lungo, rosolato dal sole.

Gli passano strane idee nella mente sbalordita, ha una visione; fissando l'occhio nel corpicciatolo meschino di quel fanticello, ci vede come una somiglianza di famiglia col suo avversario fortunato; se prova a levare il casco metallico all'uno, od a mettere un casco metallico all'altro, i due si confondono in un solo; hanno entrambi una faccetta asciutta e petulantella, ammiccano entrambi dell'occhio, ed il farsettone abbottonato dell'uno par tagliato dalla stessa mano che ha fatto il giustacuore nero dell'altro.

Allora si leva in piedi, guarda innanzi a e rimane come istupidito. È lui, ancora e sempre lui il fante di picche! Il signor Asdrubale, col pugno sull'anca, colla faccetta petulante, se non ha un aspetto odioso, come pare a Donato, ha certo una gran voglia di ridere. A momenti spalanca la bocca sorridente e se la lascia scappare la sonora risata di soddisfazione che gli spira da tutti i pori.

Comechè regnasse in quella stanza una caldissima temperatura, la marchesa era tuttavia sotterrata da una montagna di varie pelliccie e scialli e mantelletti coll'ovatta; così bene che la non appariva che come un enorme fagotto di robe da cui sporgesse una testolina, con una gran cuffia bianca a ricciatura di tulle tutt'intorno, con una faccetta sottovi, ammencita, ossea, del color della pergamena, corsa in tutti i sensi da minutissime rughe.

Cristina rientrò in sala in quel punto; aveva la faccetta allegra d'una donnina che, odiando la menzogna, si rallegra di dire una verit

Quella faccetta asciutta, quell'occhio che ammicca, quel labbro che sorride e par che ghigni, quel farsettone chiuso come una cassa forte dopo di aver inghiottito ogni sua ricchezza, quella voce monotona, uguale, stridula, quella disinvoltura provinciale, non vi è dubbio tutto ciò è lui il fante di picche!

Uscendo dall'aula scolastica per lanciarsi nel mondo, chi lo accoglie a braccia aperte?... Martino Bruscoli, col farsettone nero abbottonato, colla cravatta a sghimbescio. Avesse anche in testa, invece del cappello a tubo, un casco metallico, la sua faccetta asciutta, la sua voce fessa, i suoi sguardi d'economia, fatti con un occhio solo, non avrebbero nulla di pauroso. Oggi Martino Bruscoli raffigura la bonariet

Nina. Non è vero che la mia Nina è bella? Ha una faccetta curiosa di Madonna, come non ho mai veduto la simile. Piace anche a te, non è vero? Dillo, che non sono geloso... Giusto non si era preparato a dare la notizia della infermit

Donato non lo intende, non lo vede neppure; rimane immobile, istupidito, cogli occhi negli occhi di quel fanticello di picche dalla faccetta petulante, dal giustacuore nero e dal casco metallico. Il pendolo della sala da gioco segna le undici da tempo immemorabile; ma porgendo l'orecchio, in un intervallo di profondo silenzio, si odono le voci variamente fioche degli orologi lontani.

Come mai un leguleio taciturno e una gazza avevano generato una creaturina così soavemente bella? Nina era tutta bianca, tutta bionda e gentile; gli occhi buoni, quando non erano fissi sopra un libro, guardavano lontano, a un ideale perduto per sempre. La faccetta pallida, involta in un velo di melanconia, dava l'idea di essere un'apparizione di cielo.