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I nomi degli ambasciadori di Pietro son portati variamente. Certo che vi fosse il giudice Rinaldo dei Limogi messinese, perchè, oltre l'attestato d'alcuno istorico nostro, leggiamo il suo nome ne' diplomi. Notisi che il d'Esclot diversifica in qualche circostanza.

Tutte diversamente belle e attraenti sotto la viva penna dello scrittore, tutte dotate del fascino della vita che vibra, più forte, nei ricordi e par vita, tutte variamente strane e seducenti, tutte quante davano al cuore innamorato di Adele Cima le trafitture, e i sussulti, e i pallori, e gli scoramenti di una gelosia invincibile. Con curiosit

Invece, io credo che questo volume sia destinato a non contentare nessuno. Non sarebbe un gran difetto, perchè è molto difficile, come dicono i nostri vicini, contentare tout le monde et son père. Credo così perchè mi pare che manchi in tutta la trattazione variamente ripresa un elemento importantissimo: l'elemento filosofico.

Comandato avea senza dubbio Pietro medesimo questo rapimento d'Alaimo, in un con la dimostrazione di condannare il principe di Salerno, strettamente connessavi, com'anzi dicemmo, e dagli storici, per amor di parte o dubbiose notizie, narrata variamente , ma in modo da non dilungarsi gran tratto dal vero, e lasciarci vedere in fondo che fu artifizio per ritrovare i ligi della corte e i resistenti; per troncar tutte pratiche, spaventando e i nostri e i prigioni; per ridestar le antiche passioni del popolo a tanto strepito; e prepararsi lodi di longanimit

D’in torno, la gente movevasi variamente. In mezzo alla folla tre o quattro arlecchini camminavano su ’l pavimento, con le mani e con i piedi; e si rotolavano, simili a grandi scarabei. Amalia Solofra, ritta sopra una sedia, con alte le braccia ignude, rosse ai gomiti, agitava un tamburello. Sotto di lei una coppia saltava alla maniera rustica, gittando brevi gridi; e un gruppo di giovini stava a guardare con li occhi levati, un poco ebri di desio. Di tanto in tanto dalla sala inferiore giungeva la voce di Don Ferdinando Giordano che comandava le quadriglie con gran bravura:

«E' nostro, o Romani, questo compito. Una tarda giustizia ripone nelle nostre mani il destino di questa terra, finalmente! Il momento è solenne e decisivo. Tutto il mondo, commosso e variamente disposto, ha lo sguardo su Roma. Noi, forti della forza d'un inalterabile diritto, risoluti ad esercitarlo senza ledere in alcun modo i diritti del potere spirituale, teniamo pronti per il grande avvenimento la mente, il cuore, e, se ve ne sia bisogno, anche il braccio. Non vani discorsi, non malintesi movimenti, o azioni separate e inopportune! Rimanga fuori dalle nostre file chi non sappia portare altro contributo alla nostra causa. La nostra patria è ricca di ardire e di civile virtù; il momento decisivo lo mostrer

E quindi a un tratto, senza che si veda bene il perché, Arduino piú che mai abbandonato, ovvero stanco o infermo, si fa monaco all'abazia di Fruttuaria, dove poi muore addí 29 ottobre 1015. Uno degli uomini piú variamente giudicati nella nostra storia, re legittimo, usurpatore, scomunicato, santo fondator di monasteri; ad ogni modo ultimo italiano che abbia osato por mano alla corona d'Italia.

Fiordispina ammirava i grappoli di campanelluzzi eleganti, variamente colorati, che pendevano dalle asticciuole ramose; Gino la seguiva nelle sue osservazioni, ma non così attentamente com'ella avrebbe voluto, e vedeva le guance di Minerva tingersi di un incarnato più vivo, quando ella si accorgeva che il compagno guardava troppo un mazzolino di fiori selvatici, sporgente dalla gala di mussolina che ornava e nascondeva ad un tempo lo scollo della sua veste di lana.

Li romani, benché a principi tributari ed a cittá confederate variamente permettessero di battere le loro monete, nondimeno nel dominio immediato, anzi in Italia tutta, una sola zecca avevano; e questa nel tempio di Giunone in Roma, come cosa sacra, sotto il governo di tre senatori principalissimi custodivano, i quali «triumviri monetali» si chiamavano.

Gli Aïssaua sono una delle principali confraternite religiose del Marocco, fondata, come le altre, per ispirazione di Dio, da un Santo chiamato Sidì-Mohammed-ben-Aïssa, nato a Mechinez due secoli sono; la vita del quale è una lunga e confusa leggenda di miracoli e d'avventure favolose, variamente raccontata. Gli Aïssaua si propongono di ottenere dal cielo una protezione speciale, pregando continuamente, esercitando certe pratiche loro proprie, tenendo vivo nel loro cuore, piuttosto che il sentimento della fede, un'esaltazione, una febbre religiosa, un furore divino, che prorompe in manifestazioni stravaganti e feroci. Hanno una grande moschea a Fez, che è come la casa centrale dell'ordine, e di qui si spandono ogni anno a turbe, in tutte le province dell'impero, dove raccolgono intorno a , per celebrare le loro feste, i confratelli sparsi per le citt