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Dall'anno 1842 fino al 1848, il pensiero e l'azione del grande artista furon volti incessantemente alla redenzione del teatro drammatico. Egli iniziò il risorgimento; egli creò col soffio del suo genio una legione di giovani attori; riformò il gusto del pubblico ponendogli innanzi i più insigni capolavori della letteratura antica e moderna, e tentò, per quanto gliel consentissero i tempi avversi, di allettare a scrivere pel teatro i più colti ingegni d'Italia. Educò i comici e gli spettatori coll'esempio, coll'autorit

Anusuya quindi gli palesa che Sacontala non è figliuola di Canna, bensí di Causica, principe della famiglia di Cusa, sovrano e, ad un tempo stesso, uno de' savi dell'India; che la madre di lei fu una ninfa; e che la povera Sacontala, rimasta orfana e sola, fu raccolta da Canna, che la educò e le tenne luogo di padre. Queste novelle rallegrano il cuore a Dushmanta.

Avvedutosi egli di quanto la natura era stata in ciò liberale colle due sue figliuole, educò con vero amore paterno e con appassionato studio le floride voci di quelle gentili giovinette, che lo spirito del padre, versandosi tutto, per cosí dire, nelle anime novelle delle fanciulle, tornò a giovinezza e si adornò di ben altri vezzi e di ben altre ed infinite soavitá.

Ella avea voluto che Appiani ne fosse l'emulo; e Appiani obbedí. L'alacritá con cui egli si diede agli studi piú profondi dell'arte, l'amore infinito, ardentissimo del bello a cui educò la propria anima, il sentimento della delicatezza ch'egli si procacciò col culto delle maniere piú gentili, svilupparono ed accrebbero i doni della natura. I tempi favorivano l'ingegno.

La scuola che generò e educò tutte le arti romane produsse più tardi la tragedia sullo stampo di Euripide, poeta decadente, dal quale gl'imitatori latini nullameno rimasero infinitamente lontani.

Il Conte traeva maraviglioso sollazzo a contemplare le prove di cotesta belva, e a Marzio, che gli si era accostato, così favellò: Questo è il figlio della mia predilezione, come disse la voce sul Giordano; e lo educo, a Dio piacendo, a difendermi dai nemici, ed anche dagli amici; in ispecial modo dai miei figli dilettissimi; dalla consorte più diletta ancora, ed anche un po' da te e toccava la spalla al cameriere mio lealissimo Marzio.