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Quando il brigadiere Fiorella nella notte dell'8 agosto 1796, all'avanguardia della divisione Serurier, reduce dalla vittoria di Castiglione si riaffacciava a Verona abbandonata giusto una settimana innanzi per rioccuparla d'ordine di Buonaparte, il generale Salimbeni comandante di quella piazza indugiò alquanto nel riaprire ai Francesi la porta di San Zeno.

Era però troppo forte di numero per attentarsi con soli duemila uomini ad assalirlo nelle sue forti posizioni; e risolvette di starsene sulla difensiva e attenderlo di piè fermo. Il primo incontro serio fra le parti avversarie avvenne verso la sera dell'8 maggio sulla strada che da Montecompatri porta a Frascati.

Indi l'italiano scherani. Diplomi dell'8 novembre 1280, 21 aprile e 27 giugno 1281 nel catalogo delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. I, pag. 218, 222 e 227. Saba Malaspina, cont., pag. 350, 351. Ibid. pag. 355. Anonymi Chr. sic., loc. cit., pag. 147. Le leggi dell'imperator Federigo II, contro le eresie portano una ventina di nomi diversi d'eretici; tra i quali v'hanno i paterini.

Questo generale si disse oramai ottuagenario, incapace di montare a cavallo, costretto a servirsi di un carrozzino , non poteva trovarsi ovunque in quel trambusto della notte dell'8 agosto. E Buonaparte lieto delle riportate vittorie e del riacquisto di Verona, non fece gran caso di questi fiacche scuse dei Veneti, ondeggianti tra gli Austriaci padroni dell'interno della citt

La notte dell'8 febbrajo, prima della mezzanotte si proclama la Repubblica a Roma dai deputati dello Stato Romano riuniti in Costituente, e la Repubblica avrebbe durato se l'Italia ne fosse stata degna. Ma, lo ripeto: libert

Dalla famosa serata dell'8 marzo 1910 al Teatro Chiarella di Torino, dove, al fianco del poeta Marinetti lanciammo il nostro primo manifesto della Pittura futurista contro migliaia d'avversari, noi abbiamo molto combattuto, molto conquistato e intensamente lavorato!

Diploma dell'8 febbraio 1283, ne' Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. Cap. 44. Saba Malaspina, cont., pag. 378, 379. Montaner, cap. 56. D'Esclot, cap. 86. D'Esclot, loc. cit. Geste de' conti di Barcellona, cap. 28, loc. cit.

Dopo l'iscrizione del 1277 troviamo una lacuna di cento anni. L'alluvione dell'8 novembre 1376 si trovava ricordata alla Minerva, su una lastra di marmo che è andata perduta.

Come alle istruzioni avute la mattina dell'8 Bixio riusciva ad occupare la posizione che minacciava la sinistra nemica; gli austriaci aprivano un fuoco vivissimo colle eccellenti loro carabine, alle quali solo i carabinieri potevano rispondere. Nonostante Bixio si mantenne nella posizione finchè non ebbe ordine di ritirarsi.

Ma bisogna vederlo in una oscura notte di tempesta, illuminato dal lampo, scosso dalla folgore e pieno di cupi e strani rimbombi. Tale era la notte dell'8 febbraio, quando i congiurati ad uno ad uno per diverse vie si avvicinavano all'anfiteatro dei gladiatori e delle fiere, avvolti in ampi mantelli che nella luce incerta parevano toghe.