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In volata coi bersaglieri ciclisti che corrono a destra e a sinistra delle blindate sentiamo tutti che s'avvicina per noi l'ora di un urto violentissimo col nemico.

Alba augurale del 15 ottobre. Partiamo dalla fattoria Barchessa. La nostra colonna di blindate e autocarri si ferma a Dolo. Locatelli calmo dorme in fondo dietro di me. Ghiandusso chiacchiera come una grondaia. Il vino e i liquori gli fanno male. Ha un piccolo viso raggomitolato, verdastro e gli occhi tristi. Piove.

L'attendente di Bosca un pugliese forte e audace che si chiama Siciliano e sembra un vero Arabo si è coricato sotto il motore. Il fuoco è domato. Sembra il destino di questa pattuglia di blindate di avanzare con fragori e incendi. Certo, gli austriaci ci hanno scorto. Rallentiamo. Devono essere molto vicino. Una luce. Si veglia in quella fattoria.

Io tento di concludere la discussione: E' assurdo volere accordare il medio-evo della cavalleria col futurismo delle blindate! Salvo rari momenti la cavalleria è stata sempre fuori di posto in questa guerra. Assurdo l'impiego strategico per divisioni! Duemila cavalli offrono un bersaglio enorme. Se domani avremo da inseguire il nemico baster

Il comando della cavalleria ha deciso di non lasciarci in testa. Ce ne accorgiamo da molti ordini e contrordini. Si dice che i primi ponti sono deboli, non sopporteranno il peso delle blindate. Vado ad accertarmene col capitano Raby a piedi, curvi nell'intrico fangoso delle erbe. L'alba, pallida e fredda, si spacca qua e l

Incominceranno all'alba le grandi manovre tra il Bacchiglione e il Brenta per prepararci all'avanzata tra Piave e Tagliamento. Saremo coi bersaglieri ciclisti in testa al primo corpo d'armata d'assalto sotto il comando del generale Grazioli. Ore tre, in macchina. Lotta tra la luna quasi piena che investe gli alberi coricandone le ombre lunghissime e i fanali delle blindate.

Fuori di Amaro la strada corre dominando i prati e le boscaglie che costeggiano il torrente Fella. Siamo 4 blindate lanciate a tutta velocit

Giù bestemmie nel flic-flac delle pozzanghere. Tutto si pigia, si urta, urla, capitombola e ingiuria nella notte buia che vuol perfezionare l'impantanamento con una sua pioggerella lenta lenta. S'inzuppa così di lagrime nere la villa piena di fascino tragico. Questo pantano forse non è che povera carne tumefatta intorno a quella ferita dolorante. Le blindate sono ferme, invischiate. A cento metri il lume di una fattoria. La svegliamo con grandi urli. Nell'impossibilit

Alle nove di sera si parte da Vittorio Veneto. Il comando non ha preveduto l'allagamento di una strada di campagna e c'incolonniamo, cavalleria e blindate, in un vero pantano. Nel buio ad un bivio, mi sento chiamare. Sporgendomi dalla mia blindata riconosco Franci a cavallo in testa al suo squadrone. Alto, elegante, muscoloso.

E' fuori sul greto: piange, ride, tra le pedate delle donne e dei soldati che su, su tirano finalmente fuori la mia 74. Vivaaaa! Vivaaaa! Le rudi friulane ignorano la stanchezza; sono oramai centinaia, centinaia intorno alle blindate nere che guadano.