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Diana con gli occhi fissi sulla sua bambina che era in collo all'Irene beveva avidamente le parole incoraggianti della signora Amalia e della sorella. Non è vero che abbia l'aria così patita... Oh Dio, ha avuto tre o quattro febbri piuttosto forti, ed è naturale che sia rimasta un po' fiacca... Ma vedr

Curva sul letticciuolo della piccola estinta che ell'aveva, insieme all'Irene, finito appena di lavare e di pettinare, Diana trasalì leggermente e senza moversi di dov'era alzò lenta lenta il pallido viso. Non però fece un gesto, non disse una parola per respingere il marito che le si avvicinava.

Di nuovo la Varedo fu colpita dall'espressione dolorosa della sua fisonomia. Ma che cos'ha oggi?... Altri dispiaceri in famiglia? Egli chinò il capo in silenzio. Diana, fatta un segno all'Irene, riaccompagnò lei e Bebè fino all'uscio, aggiunse alcune raccomandazioni e tornò con ansiosa sollecitudine presso Bardelli che teneva gli occhi fissi a terra per nasconder le sue lacrime.

O perchè non se ne occupava oggi? Umm, umm ella fece per richiamare la sua attenzione. Buondì, Bebè disse il giovine. Diana tentennò la testa. Ah, è cattiva... Or ora la consegno all'Irene che la porti a letto. L'Irene era la bambinaia. Bebè protestò nel suo linguaggio contro la perversa intenzione. Umm, umm. E guardava Bardelli quasi per invocare il suo aiuto. Vuoi venire con me?

La Luisa rimase un istante perplessa, divisa fra il pensiero dell'arrosto e gli stimoli della nativa petulanza; indi l'arrosto prevalse ed ella si ritirò in dignitoso silenzio. Scendi in portineria disse la Varedo all'Irene e prega in mio nome il portinaio o sua moglie d'impostare immediatamente questo telegramma. La bambinaia tentennò la testa.

Nossignora rispose il cavaliere. Ma non sono che le 10... Desidera accomodarsi? E additò presso una panca ove ci sarebbe stato posto per lei e per la bambinaia. Grazie replicò Diana. Sto ritta volentieri. Il capo stazione indirizzò un complimento a Bebè che s'era pacificata e coi suoi ditini pizzicava le guancie all'Irene. Come s'è fatta grande! Avr

L'inglese staccò dolcemente dal collo l'esili braccia che l'avvincevano, baciò ancora una volta Bebè, e la consegnò, strillante e dibattentesi invano, all'Irene. Diana e Miss Olivia s'abbracciarono. Grazie, grazie diceva Diana, durando fatica a frenare i singhiozzi. E addio. Non addio replicò Miss Harrison. Arrivederci. Ebbene, , arrivederci ripetè Diana con improvvisa energia.

Entrò in buon punto la Lisa, la cameriera, con la posta della mattina; un fascio di lettere e di giornali. Dietro di lei un fattorino con due pacchi. Son per la signora avvertì la Lisa. E c'è anche qualche lettera per lei... Oh, Bebè... È pessima dovette confessar Diana, mortificatissima. E la consegnò alla cameriera perchè la desse all'Irene.

Lasciala all'Irene disse Alberto a sua moglie. E tu non ti crucciare così... Di qui a una settimana avr

Chi parte da Roma procuri di passar davanti alla fontana di Trevi e di gettar, strada facendo, un soldo nell'acqua. Se il soldo va diritto nella vasca, quello che l'ha gettato a Roma ci torna; se no, no. All'Irene lo scongiuro non riuscì.