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E... e scriverò anche una volta una lettera di supplicazioni a mio zio padrino.

Lo zio Tob era un composto di toppe di rapporto. Ogni parte del suo corpo serviva a completare l'armonia ed a compensar la dissonanza della parte vicina. Ogni arnese aggiunto al suo vestito, serviva a dissimulare la soluzione di continuit

Mio Dio!... non ne posso più... furono le prime parole di mio zio... poi il pover'uomo mi domandava scusa, voleva riprendere la sua seriet

Ch'e' sia il figliuolo della portinaia che ci rechi la risposta di mio zio! esclamò Antonio a cui una nuova speranza venne a balenare alla mente. Uhm! fece la moglie movendo il capo con atto che dinotava partecipare ella assai poco in questo argomento la speranza del marito. Avr

Quando si dice «i signori Guerri» s'intende il capo della famiglia, con una larga rappresentanza. Nel fatto non andavano mica tutti. Aminta, per esempio, non volle muoversi dalle Vaie, quantunque lo zio Orlando dichiarasse che sarebbe rimasto egli volentieri.

Dunque, sarò marito e fratello di mia sorella, padre de miei nipoti e zio de miei figliuoli? sarò genero vostro e di mio padre? CONSTANZA. Figlio, l'ignoranza fa men colpevole l'errore del tuo non fallo.

La voce burbera dello zio venne a richiamarla brusco al presente. Va a prepararci un boccone da colazione: presto!

Mio zio si alzò in piedi, e fece un giro per la stanza, come se volesse acquetare l'animo esagitato, prima di rispondermi. Io pure m'ero alzato da sedere, e diritto in un angolo della stanza, rivolto verso il mio giudice, colle mani giunte e con voce commossa, andavo ripetendo queste parole: Abbia piet

Scusa, trentottenne! corresse Antonio, mettendosi a sedere nell'unica poltrona. Una marionetta, un'arlecchina, che ogni facchino di piazza può andare a contemplare a piacer suo per cinquanta centesimi! Una donna di cui il marito, piuttosto che starle vicino, è scappato in capo al mondo... Scusa, in America, interpose Antonio. ... colla cuoca! E lo zio Giacomo emise un grugnito d'indignazione.

Eravamo allora nel dubbio; oggi abbiamo la certezza. Il padrino Adelindo non è altro che Adele Ruzzani, una ragazza di Castelnuovo, pupilla del signor Prospero Gentili, suo zio materno, e fortunata erede d'un vistoso patrimonio. Un capriccio di testolina bizzarra l'ha condotta qui, nel convento dei matti.... come dicono cortesemente laggiù! Il tutore è uno sciocco.